Connessioni 24. Istituzioni locali e ong si interrogano sulle politiche giovanili di qualità.
Uniti nella diversità, come recita il motto dell’Ue, dovrebbe essere l’approccio della società civile per l’integrazione di azioni strutturate con l’obiettivo di elevare l’attuale livello qualitativo delle politiche europee e nazionali nel settore della gioventù. A ribadirlo, nel pomeriggio, gli oltre 180 partecipanti dell’edizione 2024 dell’evento Connessioni -– il Villaggio Globale dell’impegno sociale, proseguita oggi con gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni locali ed esperti europei della materia.
Proprio la responsabile della delega per le Politiche giovanili del Comune di Cagliari, Giulia Andreozzi, nel corso del suo intervento ha annunciato l’avvio “per la prima volta” dei lavori della Consulta dei giovani del comune: “Sono molto emozionata per questo risultato perchè aiuterà l’amministrazione cittadina nel confronto con i giovani del territorio e il terzo settore per puntare all’implementazione di interventi di impatto”.
Tema, la co-programmazione nel settore delle politiche giovanili, analizzato nel dettaglio da Maximilian Fras, consulente della Commissione europea sulle strategie per il coinvolgimento dei giovani e ricercatore sulle politiche europee, rimarcando le tante milestones dei programmi europei per la gioventù, a partire dall’Erasmus+, DiscoverEu, e fino ad arrivare al Corpo Europeo di Solidarietà.
Programmi promossi nel territorio anche dallo sportello Eurodirect della Regione Sardegna: “L’Ue sostiene con il proprio bilancio programmi e attività per tutti i target e segmenti della società europea: imprese, cittadini, terzo settore. E’ importante parlare di questi programmi perchè non sono conosciuti sufficientemente dalla popolazione e dagli stakeholders europei”.
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