Connect, il progetto a sostegno del dialogo giovani-istituzioni.

Si è svota oggi all’ex Manifattura Tabacchi la presentazione dei risultati del progetto Connect promosso dalla TDM2000 Internationl. Una iniziativa, realizzata in oltre 15 nazioni europe, al termine della quale è stata creata una vera e propria rete di cooperazione internazionale a sostegno del dialogo giovani-istituzioni e della partecipazione giovanile.

Incontro aperto dagli organizzatori di TDM2000 international e proseguito con l’intervento della commissaria straordinaria dell’Agenzia Nazionale per la Gioventù, Federica Celestini Campanari: “In Italia le politiche giovanili sono trattate come politiche trasversali. Un settore, quello della gioventù, di non facile trattazione viste le tante autorità che entrano in gioco nel nostro sistema. Ma – ha aggiunto la Celestini Campanari – dobbiamo tenere alta l’attenzione sul tema. I giovani ci chiedono di poter partecipare ai processi decisionali e di essere parte della risoluzione dei problemi”.

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Una realtà confermata anche dai dati dell’ultimo report “Giovani e democrazia” presentato lo scorso mese di maggio 2022, per il quale la percentuale di giovani interessati a partecipare al dialogo politico è salita negli ultimi anni dal 41% al 58%. Dato “interessante” per la commissaria straordinaria dell’Agenzia Nazionale per la Gioventù per la quale “ciò dimostra la maggiore volontà dei giovani europei di essere parte integrante dei processi decisionali”.

Parere condiviso dal Policy officer dell’Eacea, Charalampos Papaioannou, per il quale “l’attuale framework delle politiche giovanili ci impone nuovi obblighi verso le nuove generazioni e dobbiamo coinvolgere sempre più giovani e stakeholder nel settore della gioventù” e da Therese Pace dell’Agenzia Nazionale per i Giovani maltese: “Il coinvolgimento dei giovani è una sfida sempre più sentita dagli operatori giovanili. Noi come ente per i giovani proviamo a sostenere l’inclusione dei giovani e rendere le loro idee realizzabili, sedendoci a tavolino con loro e aiutandoli a mettere nero su bianco le proprie idee e processi. Questa attività, oltre a sostenere le nuove generazioni, ci permette costantemente di scoprire nuove realtà ed esigenze tra i giovani”.

Presentazione Connect, foto TDM 2000
Presentazione Connect, foto TDM 2000

Sulla figura dell’operatore giovanile nel paradigma legislativo italiano, Francesco Piemonte dell’associazione Moby Dick ha poi ricordato il percorso portato avanti negli anni nella Regione Campania per il riconoscimento della figura professionale: “Dal 2011 abbiamo lavorato affinchè lo youth worker fosse riconosciuto, vista l’importanza del ruolo, ovvero accompagnare i giovani verso la vita adulta. Nel 2016 – prosegue – abbiamo chiesto l’inserimnento della figura nel catalogo regionale delle competenze, definendo le caratteristiche della figura professionale. Nell’agosto 2020, al termine di questo percorso, per la prima volta la figura dello Youth worker è stata riconosciuta in una regione d’Italia”.

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