Conferenza sul futuro d’Europa, Garraud: “Censura su immigrazione”.

Come ampiamente dimostrato, nonostante l’improbabile difesa dei vertici europei, la Conferenza sul futuro dell’Europa si è rivelata un fiasco di dimensioni a dir poco imbarazzanti. Un fallimento epocale dove non è mancata l’azione censoria verso alcune proposte presentate dai/dalle cittadini/e europei/e in fase di redazione delle conclusioni finali della Conferenza. A ricordarlo, recentemente, l’eurodeputato del gruppo Identità e Democrazia, Jean-Paul Garraud: “In occasione della Giornata dell’Europa, il 9 maggio 2022, sono state presentate ai Presidenti del Parlamento, della Commissione e del Consiglio le conclusioni finali della Conferenza sul futuro dell’Europa. Le conclusioni – prosegue – includono proposte che i panel di cittadini/e europei/e avevano selezionato tra quelle presentate online da membri del pubblico negli Stati membri. Sebbene alcune proposte sulla migrazione abbiano ricevuto un sostegno significativo da parte del pubblico, alcune non sono state incluse nelle conclusioni finali della Conferenza”.

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Tra queste una proposta collegata al tema del contrasto all’immigrazione verso l’UE – risultata la seconda proposta più votata in assoluto – e un’altra incentrata sull’espulsione degli immigrati che commettono un reato nell’UE, classificatasi 4a tra le proposte più votate. Iniziative, ricorda Garraud che non sono state inserite “tra le 40 raccomandazioni selezionate dai panel dei cittadini europei”, alimentando così i sospetti circa l’azione censoria all’interno della Conferenza sul futuro dell’Europa.

Per la Vicepresidente della Commissione europea Šuica, però, le 49 proposte contenute nella relazione finale della Conferenza si sono basate sulle raccomandazioni formulate dai cittadini che hanno partecipato ai gruppi di cittadini europei e ai gruppi di cittadini nazionali, e dai cittadini che hanno contribuito con le loro idee attraverso la piattaforma digitale multilingue: “I quattro gruppi di cittadini europei hanno lavorato in piccoli contesti tematici e hanno presentato raccomandazioni nell’ambito dei nove temi della Conferenza – spiega l’esponente della Commissione von der Leyen -. Nella sessione finale di ogni gruppo di cittadini europei le proposte sono state votate dai membri del gruppo e quelle che hanno raggiunto almeno il 70% dei consensi sono state accettate. Le proposte finali della Conferenza sono state oggetto di un consenso espresso da ogni componente della Plenaria (i Parlamenti europei e nazionali, il Consiglio e la Commissione) e sono state convalidate dai cittadini partecipanti”.

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Insomma, dal tenore della risposta non può che evincersi il ricorrente tono autoreferenziale (nonché decisamente fuori dal focus dell’interrogazione dell’eurodeputato di ID), della Commissione europea a difesa del più grossolano buco nell’acqua promosso negli ultimi anni per il coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine europee.

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