Conferenza sul futuro dell’Europa: al via il primo panel europeo dei cittadini…ma i risultati restano disastrosi.
Il primo dei quattro panel europei di cittadini previsti dalla Conferenza sul Futuro dell’Europa, ha iniziato ieri i lavori a Strasburgo. Una seduta che proseguirà fino a domenica 19 settembre 2021.
I panel, ricordano dal Parlamento europeo, sono il fulcro della Conferenza sul futuro dell’Europa e riuniranno 800 cittadini di ogni estrazione e provenienza geografica nell’UE. Da settembre 2021 a gennaio 2022 quattro panel, ciascuno composto da 200 cittadini scelti rispecchiando la diversità demografica e sociale dell’UE, elaboreranno e formuleranno proposte concrete riguardo alla futura direzione che desiderano imprimere all’Europa. Almeno un terzo dei componenti di ciascun panel avrà meno di 25 anni.
I partecipanti di ciascun panel si riuniranno per dibattere rispettivamente sui temi dell’economia, giustizia sociale, occupazione, istruzione, gioventù, cultura, sport, trasformazione digitale, democrazia europea, valori e diritti, stato di diritto, sicurezza, cambiamento climatico, ambiente e salute e migrazione.
Ciascun panel terrà una riunione per avviare i lavori in vista della prossima riunione plenaria della Conferenza, che si terrà il 22 e 23 ottobre. In vista della sessione finale, questi 800 cittadini formuleranno una serie di raccomandazioni che saranno presentate e discusse in occasione della sessione plenaria della Conferenza, durante la quale 20 cittadini selezionati all’interno di ciascun panel delibereranno congiuntamente con i rappresentanti delle istituzioni e degli organi consultivi dell’UE, dei parlamenti nazionali, delle parti sociali e della società civile, nonché con altri portatori d’interessi, tutti in qualità di membri a pieno titolo della sessione plenaria della Conferenza. Dopo che tali raccomandazioni saranno state presentate e discusse con i cittadini, la plenaria presenterà, su base consensuale, le sue proposte al comitato esecutivo, che redigerà una relazione in piena collaborazione e trasparenza con la plenaria. Le tre istituzioni – il Parlamento europeo, il Consiglio dell’UE, la Commissione europea – hanno intrapreso una valutazione per individuare rapidamente le modalità attraverso le quali dare un seguito efficace a tale relazione, ciascuna nell’ambito delle proprie competenze e conformemente ai trattati dell’UE.
I panel europei di cittadini recepiranno i contributi scaturiti dalla piattaforma digitale multilingue della Conferenza che, a distanza di 6 mesi dal suo lancio, conferma il fallimento dell’iniziativa in termini di engagement dei cittadini europei – specialmente dei giovani – e di diffusione delle attività della conferenza, appannaggio per lo più di poche entità e addetti ai lavori, come dimostrato dai deprimenti numeri di partecipazione registrati quotidianamente dalla piattaforma multilingue. Doveva rappresentare un processo epocale a supporto della costruzione della nuova Europa ma la Conferenza resterà, con molta probabilità, l’ennesima rovinosa iniziativa di rilancio dell’europeismo. Un disastro, evidentemente, facilitato dalla stessa strategia adottata per la Conferenza sul futuro dell’Europa dalle istituzioni europee.
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