Concessioni balneari: i Capigruppo incontrano la Federbalneari: “La questione deve essere risolta in sede parlamentare e poi a Bruxelles”.

Seppur in presenza di un impianto legislativo europeo, pronunciatosi più volte contro il regime di proroghe delle concessioni balneari da parte del Governo italiano, la politica regionale, oggi, ha invitato i parlamentari sardi ad aprire un confronto sui problemi degli operatori del settore. E’ quanto rimarcato questa mattina durante l’incontro tra la Conferenza dei Capigruppo, l’assessore regionale degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica Quirico Sanna e una delegazione della Federbalneari.

La volontà unanime espressa da tutti i rappresentanti dei partiti in Consiglio regionale, come confermato nel corso del meeting, è di tutelare gli imprenditori sardi del settore: “La Sardegna ha precise peculiarità che devono essere valutate. Come la grande incidenza delle micro imprese balneari sarde. Inoltre, l’Isola è la regione che ha la minore percentuale di territorio demaniale dato in concessione: appena il 23% contro il 40% del resto d’Italia”.

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Tra i punti principali, evidenziati durante l’incontro, la necessità di procedere ad una mappatura del territorio, alla diversificazione tra nuove concessioni e quelle già affidate, ancora, il riconoscimento di “legittimo affidamento” a chi ha già la concessione e, infine, l’introduzione di una netta distinzione che deve essere chiara in materia, tra “bene” e “servizio”.

Nell’occasione l’assessore Quirico Sanna ha ribadito che la Giunta regionale difenderà le imprese sarde ma sempre nel rispetto della legge, sottolineando la necessità di fare una ricognizione esatta e puntuale delle concessioni. Ricognizione, secondo l’esponente della Giunta Solinas, che non potrà concludersi entro il 1° gennaio 2024 come richiesto dal Governo nazionale.

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