Comune di Cagliari: Arriva l’Ordinanza 34

Per effetto della nuova Ordinanza sindacale firmata oggi dal primo cittadino di Cagliari, Paolo Truzzu, dal 3 giugno e fino al 31 luglio saranno vietati nei luoghi pubblici gli assembramenti di persone, che dovranno mantenere la distanza interpersonale di un metro, con l’unica eccezione per i congiunti.

Ancora riapriranno tutti mercati scoperti su area pubblica o privata, fermo restando le disposizioni a contrasto del contagio da Covid-19. Un altra disposizione particolarmente attesa è quella relativa al commercio su area pubblica in forma itinerante che riautorizza il commercio per tutte le categorie merceologiche ammesse dalle vigenti disposizioni in materia di contenimento della diffusione del virus covid-19, fermo restando l’obbligo di rispettare, durante le soste, il contingentamento dei clienti, i quali sono consentiti nella misura massima contemporanea di non più di due clienti per volta.

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L’inottemperanza delle disposizioni dell’Ordinanza 34 comporterà la sospensione delle attività mercatali per non meno di 3 giorni. 

Resta confermata la sospensione del mercatino domenicale nel pazzale Trento e nelle strade limitrofe. Saranno interdette, ancora, le aree gioco collocate nei parchi e nei giardini pubblici.

Le cerimonie funebri continueranno a svolgersi con l’esclusiva partecipazione di congiunti, fino a un massimo di 15 persone, oltre l’agenzia funebre ed il celebrante. La funzione dovrà svolgersi preferibilmente all’aperto. Tutti i frequentatori a qualunque titolo, dipendenti, operatori, visitatori dovranno rispettare rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e disporre di idonei dispositivi di protezione delle vie respiratorie e indossarle nei casi in cui possano crearsi situazioni di eccessivo avvicinamento ad altre persone ed indossare, preferibilmente, i guanti.

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La celebrazione dei matrimoni nella casa comunale sarà consentita con la presenza degli sposi, dei testimoni, dell’ufficiale di stato civile e di un numero di persone stabilito con atto del dirigente del servizio affari generali, istituzionali e gabinetto del sindaco.

Ai trasgressori delle norme prescritte nell’Ordinanza, salvo che il fatto non costituisca reato, sarà applicata una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 400 ad euro 3000.

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