Compensazioni Stato-Regione, prendono il via i lavori del Tavolo tecnico-politico. Solinas: “Raggiunto risultati eccezionali sul fronte finanziario”.

Ha preso avvio ieri il Tavolo tecnico politico finalizzato alla quantificazione e alla compensazione dei costi derivanti dagli svantaggi strutturali determinati dalla condizione insulare, come previsto dall’accordo stipulato tra il Presidente della Regione Christian Solinas e il Governo in materia di finanza pubblica nel 2019.

“Dopo il riconoscimento di 1,6 miliardi di euro per investimenti infrastrutturali e i diversi acconti già ottenuti sulla compensazione di tali svantaggi strutturali – spiega il Presidente della Regione Christian Solinas – il tavolo che si insedia oggi dovrà finalmente definire l’impegno finanziario complessivo dello Stato, che si tradurrà in nuove risorse da investire a favore dei cittadini e delle imprese. La condizione insulare e la perifericità hanno prodotto nel tempo un incremento dei costi e creato ritardi e debolezze nel processo di sviluppo oltreché limiti oggettivi rispetto agli standard ottimali di infrastrutture e servizi”.

Nel suo discorso il Governatore si è poi rivolto all’opposizione e, forse, ad alcuni esponenti della stessa maggioranza protagonisti nelle ultime 24 ore di vere e proprie filippiche contro l’operato del Governo regionale: “Mentre i soliti profeti di sventura intonano il loro canto sterile e distorsivo dai propri ovattati scranni, la mia Giunta continua a parlare con il linguaggio dei fatti e dei numeri: abbiamo già raggiunto risultati eccezionali sul fronte finanziario, certificati dalla Corte dei Conti in sede di parifica, a partire dalla poderosa riduzione del disavanzo fino all’aumento considerevole delle risorse disponibili grazie agli accordi già operativi sulla ridefinizione del concorso al risanamento della finanza pubblica e agli acconti ottenuti a compensazione dei maggiori oneri derivanti dagli svantaggi permanenti della condizione geografica dell’Isola, che hanno lasciato nelle casse della Regione centinaia di milioni di euro”.

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All’incontro avvenuto nel pomeriggio in videoconferenza, alla presenza del sottosegretario al Ministero dell’Economia Alessandra Sartore, ha partecipato anche l’Assessore della Programmazione e Bilancio, Giuseppe Fasolino. “Con l’istituzione del tavolo tecnico mettiamo finalmente un punto fermo su un tema strategico per la nostra Isola – ha spiegato l’assessore Fasolino -. La Sardegna si trova davanti a una sfida epocale: siamo pronti a  favorire una nuova fase di sviluppo che accresca le potenzialità della nostra Isola, ma per farlo è necessario superare i ritardi strutturali della Sardegna. La compensazione dei divari territoriali non può che passare per i progetti legati alla condizione geografica, e per questo abbiamo chiesto che lo Stato condivida un progetto di sviluppo che darà la possibilità ai sardi di avere le stesse opportunità ai cittadini del resto dell’Italia”.

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Le rivendicazioni della Regione partono dalla consapevolezza delle implicazioni negative sulla società e sull’economia della Sardegna della condizione di insularità (maggiori costi di produzione, limitata dimensione del mercato, conclamate difficoltà nella circolazione di persone e merci). In questo contesto, ha spiegato sempre l’esponente della Giunta Solinas, “il compito dello Stato deve essere quello di garantire ai cittadini della Sardegna uguali opportunità e condizioni di sviluppo rispetto agli altri cittadini italiani, intervenendo per eliminare i gap derivanti dall’insularità e, laddove ciò non sia possibile, garantendo interventi normativi e misure di agevolazione finanziarie e fiscali a compensazione degli svantaggi”.

Il tavolo politico verrà aggiornato a breve coinvolgendo anche l’Agenzia della Coesione e tutti gli altri attori nazionali e regionali al fine di avere una visione complessiva delle azioni necessarie al recupero del divario infrastrutturale e socio-economico. In sede tecnica la Regione è stata incaricata di coordinare i rapporti con gli uffici dello Stato per analizzare i fattori che incidono maggiormente sul divario di competitività con le altre regioni.

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