Commissione Lavoro e Attività produttive: allo studio un nuovo provvedimento per i ristori alle imprese.

Dopo il via libera di ieri alla Pl 236 (ristori a favore di ambulanti e giostrai), il Consiglio regionale ha iniziato a esaminare nuovo intervento, questa volta complessivo, per venire incontro alle categorie produttive finora escluse dal sistema degli aiuti statali e regionali.

L’argomento è stato al centro della seduta congiunta delle Commissioni “Lavoro” e “Attività Produttive” alla presenza degli assessori regionali al Lavoro, Alessandra Zedda, e al Turismo, Gianni Chessa.

“La Giunta – spiega Alessandra Zedda – presenterà un disegno di legge aperto ai suggerimenti e alle proposte che arriveranno dalle Commissioni, dando priorità a tutti quei settori che finora sono stati esclusi dalle misure di sostegno varate da Stato e Regione”.

Consiglio regionale Sardegna
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Linea condivisa dall’assessore al Turismo Gianni Chessa: “Bisogna fare una ricognizione a trecentosessanta gradi per capire l’esatto l’ammontare delle risorse disponibili. La Regione ha già fatto un grande sforzo finanziario, ma occorre avere la certezza di quanto ancora si potrà spendere in modo da non illudere nessuno. La priorità, è chiaro, dovrà essere data a chi finora non ha ricevuto nulla”.

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Un’analisi del fabbisogno è stata sollecitata da tutte le forze politiche. Dai banchi dell’opposizione è arrivata la richiesta di un approfondimento che consenta di capire quanto è arrivato a destinazione delle risorse stanziate, chi ne ha beneficiato e quali sono stati gli effetti sul sistema produttivo: “Non si può continuare a procedere con contributi a pioggia, decisi sulla base di conoscenze o sull’onda di un’emozione determinata dalle proteste di piazza – ha detto il consigliere del Pd Piero Comandini – è arrivato il momento di fermarsi e di fare il punto della situazione”. Una valutazione dello Stato dell’arte e un quadro delle risorse disponibili è stato sollecitato anche da Desirè Manca (M5S), e Gianfranco Satta (Progressisti). Per il consigliere progressista uno dei criteri guida dovrà essere la regolarità contributiva delle aziende: “Il Durc – ha detto Satta – è uno strumento che consente di avere una valutazione oggettiva. In questo modo si evita di finanziare imprese dormienti”.

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L’analisi del fabbisogno e l’individuazione puntuale delle aziende e degli operatori economici finora esclusi dai benefit è stata richiesta anche dai consiglieri di maggioranza. Il capogruppo della Lega Dario Giagoni ha presentato una proposta operativa con un elenco delle categorie su cui intervenire. Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha invece suggerito il coinvolgimento dell’assessorato alla Programmazione per avere un quadro finanziario di riferimento: “Inutile pensare a interventi se prima non si ha contezza delle risorse disponibili”.

Un metodo di lavoro hanno invocato anche Elena Fancello (Psd’Az), Francesco Stara (Udc) e Emanuele Cera (Forza Italia): “Tutti devono avere il giusto ristoro – ha detto Cera – occorre però valutare quali sono le aziende che hanno dovuto interrompere del tutto l’attività o chi lo ha fatto solo parzialmente”.

Franco Mula, foto Sardegnagol riproduzione riservata, 2020 Roberto Dessi
Franco Mula, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Nei prossimi giorni le Commissioni consiliari riceveranno una prima proposta da parte della Giunta. Secondo l’opposizione occorrerà coinvolgere associazioni di categoria e rappresentanti sindacali per evitare errori: “Serve prima di tutto un’analisi tecnica e finanziaria per non disperdere le risorse – ha suggerito il consigliere del Pd Salvatore Corrias – ma c’è anche bisogno di sentire la voce delle associazioni sindacali e datoriali, oltre ai rappresentanti delle categorie che finora non hanno beneficiato delle misure di sostegno”.

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Nei prossimi giorni, in attesa del Disegno di legge della Giunta, i parlamentini cominceranno a lavorare sui documenti forniti dall’esecutivo per avere una stima dei soggetti che finora hanno ricevuto incentivi o contributi dai bandi della Regione”.