Commissione europea: “Il divario di genere si mantiene alto nella ricerca”.

Negli ultimi anni il numero di studentesse, incluse quelle che hanno conseguito una laurea di primo livello, una laurea magistrale o un dottorato, è aumentato costantemente, ma le donne continuano a essere sottorappresentate nella ricerca e nell’innovazione. Queste sono alcune delle principali conclusioni della relazione She Figures 2021 della Commissione europea, lo studio triennale che monitora il livello dei progressi verso la parità di genere nella ricerca e nell’innovazione nell’Unione europea.

Per Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, si tratta di una relazione che “evidenzia che dobbiamo fare di più per promuovere la parità di genere, in particolare per incoraggiare le ragazze a intraprendere una carriera nel settore STEM. È fuori di dubbio che l’Europa ha bisogno della creatività e del potenziale imprenditoriale delle donne per plasmare un futuro più sostenibile, verde e digitale”.

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La pubblicazione di She Figures 2021 evidenzia che, in media, per quanto riguarda la laurea di primo livello e magistrale le studentesse e le laureate sono più numerose dei loro compagni uomini (costituiscono rispettivamente il 54 % e il 59 %) e che si raggiunge quasi un equilibrio di genere a livello di dottorato (48 %). Persistono tuttavia disparità tra i vari campi di studio: le donne ad esempio rappresentano ancora meno di un quarto dei dottorandi nel settore delle TIC (22 %), mentre sono il 60 % o più nella sanità e nei servizi sociali e nell’istruzione (rispettivamente il 60 % e il 67 %).

Inoltre solo circa un terzo dei ricercatori sono donne (33 %). Ai livelli più alti del mondo accademico, le donne continuano a essere sottorappresentate e tra i professori ordinari sono solo un quarto (26 %). Hanno inoltre meno probabilità di essere impiegate come scienziati e ingegneri (41 %) e sono sottorappresentate tra i liberi professionisti nel settore delle scienze, dell’ingegneria e delle TIC (25 %).

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