Commissione esteri, Fassino “Accelerare l’integrazione europea dei Balcani”.
Prosegue il programma di iniziative della Commissione Esteri della Camera dei deputati a sostegno del processo di allargamento dell’Unione Europea ai Balcani occidentali.
La Commissione ha ricevuto questa mattina in audizione il caponegoziatore dell’Albania, l’Ambasciatore Mazi, accompagnato dai viceministri Pirdeni (Giustizia) Hodaj (Interni) Dedja (Integrazione Europea) e dall’ambasciatrice in Italia Anila Bitri.
“L’allargamento dell’Unione Europea ai Balcani occidentali – ha dichiarato il Presidente Fassino in apertura di audizione – rappresenta una scelta indispensabile per superare definitivamente i conflitti che storicamente hanno turbato la regione e dare così stabilità ai Balcani e sicurezza all’intero continente europeo”.
“Con la decisione del Consiglio Europeo di avviare il percorso di adesione con Albania e Nord Macedonia – che segua ai negoziati già in corso con Serbia e Montenegro – l’allargamento conosce una accelerazione, che l’Italia sostiene con convinzione e determinazione, come risulta anche dalla Risoluzione approvata all’unanimità nel giugno 2019 dalla Commissione Esteri. Ed è coerente con questo impegno il sostegno all’obiettivo di arrivare entro il 2020 alla Conferenza intergovernativa che darà avvio formale ai negoziati”.
Nella stessa giornata di oggi il Presidente Fassino ha ricevuto l’Ambasciatrice in Italia della Repubblica di Kosovo Lendita Haxhitasim con cui ha discusso l’andamento dei colloqui in corso tra Pristina e Belgrado, nonché lo sviluppo delle relazioni bilaterali tra Italia e Kosovo.
“La normalizzazione dei rapporti tra Kosovo e Serbia – ha dichiarato il Presidente Fassino – è un essenziale passaggio per la stabilità della regione balcanica e per favorire sia i negoziati in corso tra Serbia e Unione Europea sia la prospettiva di inclusione europea del Kosovo. L’Italia – che guida la missione KFOR (Kosovo Force) offre un significativo contributo alla stabilità – intende sostenere l’azione del mediatore europeo Lajčák e ogni azione utile al positivo esito dei colloqui in corso”.
foto Manfred Heyde