Colpo al caporalato digitale, Calderone: “Dignità lavoratori al primo posto”.
Oltre 1600 rider identificati, 92 cessioni illecite di account scoperte, 22 sequestri di mezzi. Questi alcuni degli esiti del servizio straordinario di controllo sul territorio nazionale su nuove forme di sfruttamento lavorativo nel settore della cosiddetta Gig economy, effettuato dal comando Carabinieri per la tutela del Lavoro il 24 marzo. “Abbiamo effettuato controlli in tutta Italia per tutelare i lavoratori rider dalle nuove forme di sfruttamento, note come caporalato digitale, realizzato attraverso cessioni di account per accedere alle piattaforme di food delivery dietro la corresponsione al titolare dell’account di una quota percentuale del guadagno giornaliero del lavoratore che effettua materialmente la consegna – spiega il Generale Antonio Bandiera, comandante del comando carabinieri per la tutela del lavoro –. È stata così verificata la presenza del fenomeno sull’intero territorio nazionale concentrato soprattutto nel centro-Nord Italia ed interessante esclusivamente lavoratori stranieri: è emerso che l’11% dei rider stranieri lavorano in cessione di account”.
L’operazione ha interessato 823 lavoratori stranieri e portato all’accertamento di 23 prestazioni lavorative fornite da persone con permesso di soggiorno irregolare. Oltre 900 gli agenti impiegati nell’operazione.
Nell’occasione la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone ha ricordato attraverso una nota che “l’operazione rientra nella più ampia attività di controllo e di repressione delle condotte illecite nel mondo del lavoro, soprattutto quelle che ledono la dignità delle persone perché legate a fenomeni di sfruttamento, caporalato e tratta”.