Colosseo, Franceschini: “Passo avanti per la tutela dell’arena dell’Anfiteatro Flavio”.
“Ancora un passo avanti verso la ricostruzione dell’ arena, un progetto ambizioso che aiuterà la conservazione e la tutela delle strutture archeologiche recuperando l’immagine originale del Colosseo e restituendogli anche la sua natura di complessa macchina scenica”.
Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, oggi ha commentato l’esito della procedura di gara gestita dal Parco del Colosseo insieme a Invitalia per l’affidamento della progettazione e della realizzazione del nuovo piano dell’arena dell’Anfiteatro Flavio. Bando conclusosi con la selezione del progetto presentato da Milan Ingegneria e illustrato oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato lo stesso ministro e la direttrice del Parco Archeologico del Colosseo Alfonsina Russo.
Un progetto che prende idealmente il via 7 anni fa, il 2 novembre 2014, quando il Ministro Dario Franceschini rilanciò l’idea dell’archeologo Daniele Manacorda di restituire al Colosseo la sua arena. Iniziativa che portò l’arena del Colosseo a essere inserita tra i Grandi Progetti Beni Culturali con un finanziamento di 18,5 milioni di euro.
La nuova arena dell’Anfiteatro Flavio, così come previsto dal Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP) elaborato dagli architetti, archeologi, restauratori e strutturisti del Parco Archeologico del Colosseo, sarà leggera, reversibile e sostenibile, ricordano dal Ministero della Cultura.
Con la vittoria del bando da parte del gruppo di lavoro composto da Milan Ingegneria e altri partner, si entra così nella fase operativa dell’ambizioso programma di realizzazione. Un progetto che, con tecniche costruttive innovative, uso di materiali appropriati e metodologie di analisi raffinate, permetterà di garantire sicurezza, funzionalità ed economia realizzativa che, oltre a restituire l’immagine originaria del monumento e del suo funzionamento come complessa macchina scenica, permetterà anche di tutelare e conservare le strutture ipogee.
Il piano sarà realizzato in legno di Accoya, ottenuto con un particolare processo che ne aumenterà resistenza e durabilità: scelta sostenibile che evita l’abbattimento di specie pregiate. Alcune porzioni del piano, ancora, saranno costruite con pannelli mobili che, grazie a rotazione e traslazione, garantiranno flessibilità e renderanno possibile l’apertura delle strutture ipogee per illuminazione naturale. A livello conservativo poi, 24 unità di ventilazione meccanica distribuite lungo il perimetro controlleranno la temperatura e l’umidità degli ambienti ipogei: in soli 30 minuti sarà garantito il ricambio completo dell’intero volume d’aria. Il piano proteggerà le strutture sottostanti dagli agenti atmosferici, riducendo il carico idrico con un sistema di raccolta e recupero dell’acqua piovana che alimenterà i bagni pubblici del monumento.
L’intervento, infine, consentirà di ripristinare la lettura integrale del monumento e permetterà al pubblico di comprendere appieno l’uso e la funzione di questa icona del mondo antico, anche attraverso eventi culturali di altissimo livello.
foto Ministero della Cultura