Coesione, Pais al CdR: “Pilastro per futuro digitale dell’Europa”.
L’ok all’unanimità della Commissione ECON del Comitato delle Regioni europee, intervenuto sul tema della coesione digitale e dell’interoperabilità dei sistemi digitali, ha registrato oggi il commento di Michele Pais, Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, ovvero l’aula legislativa, vista la produzione normativa (e le capacità umane e professionali dei 60 consiglieri/e) della XVI, più distante dall’Europa e dalle sue sfide.
“L’obiettivo – ha dichiarato oggi Pais – è quello di individuare delle soluzioni digitali comuni che consentano di migliorare la vita dei cittadini europei, di colmare le distanze e di ridurre le diseguaglianze. Pensiamo a territori periferici o insulari come quelli della Sardegna. E’ un’occasione e un’opportunità per ridurre il gap e le diseguaglianze che derivano dall’isolamento geografico. Questo processo – prosegue – deve iniziare a livello regionale e procedere dal basso verso l’alto. La normativa su un’Europa interoperabile rappresenta un pilastro fondamentale del futuro digitale dell’Europa”.
“La continuità territoriale digitale può essere uno strumento fondamentale per affrontare alcune delle maggiori sfide delle nostre regioni, tra cui lo spopolamento e la fuga di cervelli”. E’ già, i giovani! Presidente Pais, come si fa a parlare di giovani con autorevolezza quando la stessa aula da lei presieduta continua a non produrre (tralasciando la limitata portata della Proposta di legge 182), alcun provvedimento legislativo per i giovani e la loro inclusione? Possibile considerare le sue parole sincere in assenza di alcuno slancio di trasparenza all’interno dell’Aula regionale, dove dall’inizio della Legislatura mancano anche i minimi dati sulla partecipazione al voto dei consiglieri/e?
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