Claudio Ranieri alla “piazza” cagliaritana: “Maremoto di emozioni”.

Dopo l’esonero di Fabio Liverani e la vittoria casalinga contro il Cosenza, ha preso ufficialmente il via la nuova gestione del tecnico Claudio Ranieri, oggi presentato alla stampa locale all’Unipol Domus.

“Sono entusiasta – ha esordito l’allenatore romano -. Dentro di me ho provato un maremoto di emozioni. Egoisticamente in questi anni ho pensato che non fosse il caso di tornare dove avevo lasciato ricordi straordinari, poi però la parte egoistica l’ho messa da parte, ha prevalso la consapevolezza che il Cagliari mi ha fatto diventare grande, e quindi eccomi di nuovo qui. Arrivai in Serie C con mille dubbi a meno di 40 anni per poi fare una cavalcata inimmaginabile: ho portato dentro di me quei 3 anni in ogni squadra dove sono andato, mi ha aiutato soprattutto nei momenti difficili”.

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“Mi hanno scritto in tanti e progressivamente è crollato quel muro di paure di intaccare il ricordo – ha proseguito Ranieri -. L’unica ricetta che conosco è il lavoro, la sola che ho sempre utilizzato in tutte le mie esperienze nel calcio, non vedo l’ora di iniziare”. Ovvio l’appello del nuovo tecnico alla curva: “Ai tifosi dico: dateci una mano, potremmo magari giocare male ma voi spingeteci, fischiate e contestate alla fine nel caso, mai durante la partita”.

Sulla formazione titolare che verrà massimo riserbo da parte di Ranieri: “Voglio prima conoscere bene la squadra che ho a disposizione e poi ragioneremo sul mercato. Servono giocatori che vogliano stare qua, servono guerrieri e cercheremo dei guerrieri”. Combattenti, come qualcuno ha fatto scherzosamente notare in sala stampa, forse fuori dalla rosa attuale del Cagliari…

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Diplomatico anche l’accenno al futuro modulo di riferimento del Cagliari di Ranieri: “In carriera ne ho usati parecchi e l’indicazione me la danno sempre i giocatori e le loro caratteristiche. Saranno loro a farmi capire, in base a ciò che chiederò. Parto con l’idea di giocare con i miei due attaccanti principali, sono poche le squadre che in Serie B hanno due bocche da fuoco così importanti, per me l’idea è quella di utilizzarli insieme, poi vedremo. Non mi sono mai fissato su un sistema di gioco, anzi la cosa importante è saper cambiare anche in corsa per sorprendere l’avversario”.

“Bisogna ripartire dalla situazione attuale, non dai ricordi – ha aggiunto Ranieri -. Ovunque sia andato l’ho fatto per costruire qualcosa, penso per esempio al Leicester dove vincemmo il titolo pochi mesi dopo una salvezza in extremis, o alle salvezze con Parma e Samp arrivando in corsa. Ai tifosi chiedo di starci vicino, non chiedete la luna ai ragazzi, sarò io a farlo nello spogliatoio”.

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foto Cagliari Calcio/Valerio Spano