“classicalparco”, l’estate concertistica nell’Arena del parco della Musica.

Nel segno della ripartenza, il Teatro lirico presenta la stagione concertistica estiva inaugurando l’Arena del Parco della Musica di Cagliari. In Piazza Amedeo Nazzari, tra il Teatro Lirico e il Conservatorio, si terrà l’attività musicale estiva: un programma definito «popolare ma non banale» dal Sovrintendente del Teatro Lirico Nicola Colabianchi, pensato ad articolato per riavvicinare il pubblico in attesa di poter riprendere l’opera lirica, resa impossibile a causa delle ristrettezze motivate dall’emergenza Covid.

Si tratta dunque di un programma che guarda a splendide pagine operistiche, prosegue con la musica classica e con una sezione dedicata alla musica francese nonché americana, Copland, John Williams e altri, in concerti a cadenza settimanale in un arco di tempo che parte dal 17 luglio al 14 di agosto, data in seguito alla quale il teatro rimarrà chiuso fino alla prossima riapertura, il 2 di settembre.

Continuando col programma, si inserisce il concerto del Coro, unico che sarà eseguito all’interno del teatro, in sala, in cui saranno disponibili 200 posti. Si rileva un impegno costante nel conciliare le aspettative del pubblico e degli abbonati con le esigenze di sicurezza che interessano il periodo che stiamo attraversando. Emergono le difficoltà affrontate, la necessaria dislocazione dei musicisti, oltre che gli accorgimenti nell’area in cui siederà il pubblico, in modo da seguire i protocolli di distanziamento sociale, le necessità di amplificazione a causa delle distanze accresciute e della sistemazione all’aperto e di dover mutare lo spazio scenico in modo alternativo allo scopo di preservare la sicurezza prescritta dalle norme e mantenere l’acustica e l’eseguibilità musicale al meglio.

LEGGI ANCHE:  Lingua Sarda, nuovi corsi universitari post-laurea.

All’interno dell’Arena sarà possibile accogliere 490 spettatori, per i motivi sopra esplicati, dato che l’Orchestra dovrà essere dislocata su una pedana davanti al palco in modo da consentire al Coro o ai danzatori di esibirsi sul palco stesso. Infatti, oltre alla parte di programma già illustrato, s’aggiunge la sezione danza: anche qui si è deciso di offrire lo spettacolo richiesto, nel completo rispetto delle norme, scegliendo pertanto per i passi a due coppie all’avanguardia che essendo già congiunti potessero esibirsi assieme. I problemi tecnici, come si può immaginare, hanno influito sulla scelta del programma, talvolta con rinunce obbligate, ma emerge la volontà di riprendere questi pezzi per il momento impossibili da eseguire al più presto, come per esempio West Side Story e la Bohème . Il programma tessuto abilmente parla al suo pubblico tenendo conto delle sue aspettative ed è orchestrato all’insegna di ottenere la migliore fruizione possibile dei pezzi attentamente scelti andando oltre le difficoltà imposte e nel rispetto della sicurezza.

LEGGI ANCHE:  'Classicalparco'. Giuseppe Finzi dirige i complessi stabili.

L’intero intervento che si presta alla costruzione degli spazi scenici nonché ad un ulteriore futuro allestimento, offre un’opera pubblica che ha del miracoloso anche rispetto alla rapidità con cui l’Assessorato ai Lavori pubblici, la Regione Sardegna e il Comune e grazie anche alla viva collaborazione del Teatro Lirico hanno e proseguono ad operare per dare respiro ad un settore così penalizzato.

Si tratta di una «politica degli spazi aperti» come ha spiegato il vicesindaco Giorgio Angius, la quale intende rispondere all’esigenza di moltiplicare gli spazi aperti in cui la cultura sia protagonista, nell’auspicarsi così la creazione di luoghi che ospitino la cultura e divengano attivi poli culturali, in modo che lo spazio comunale venga in questo modo adibito ad eventi e manifestazioni culturali usufruibile anche dai privati per concessione diretta.

LEGGI ANCHE:  27 anni di musica. Premio alla carriera per la band Balentia.

Infatti si sta attendendo per la stessa Arena la firma alla Convenzione che autorizzi e definisca i costi per poter offrire lo spazio a privati o a quelle associazioni culturali che hanno perso le loro sedi a causa dell’emergenza Covid.

Foto credits Monkey2000

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *