Cisgiordania. Gli israeliani uccidono la giovane attivistà Aysenur Ezgi Eygi.

Aveva 26 anni e si era laureata di recente all’Università di Washington a Seattle. Questa era l’attivista turco-americana Aysenur Ezgi Eygi, assassinata durante una manifestazione in difesa di agricoltori palestinesi a Beita, in Cisgiordania, da un cecchino israeliano dell’IDF, ovvero le forze di difesa israeliane.

Un omicidio imbarazzante per l’Amministrazione Biden, commentato oggi da Jill Stein del Partito Verde degli USA: “Era come milioni di nostre figlie, nipoti e sorelle: aveva tutta la vita davanti. Ma ora Aysenur Eygi è morta, assassinata da Israele oggi in Cisgiordania. Le forze israeliane – prosegue – le hanno sparato alla testa. Deliberatamente. Proprio come hanno fatto con Shireen Abu Akleh, giornalista palestinese naturalizzata statunitense, assassinata due anni fa a Jenin”.

Uccisione, complice anche la solerte azione dei media tradizionali, che finirà nel dimenticatoio delle notizie, suggeriscono i verdi americani: “Hanno descritto Aysenur come una “turco-americana”, con l’obiettivo di minimizzare la sua identità di cittadina americana a pieno titolo. L’hanno definita “una sparatoria” affermando che “un’attivista è stata uccisa” senza descrivere come è morta, o per mano di chi”. Insomma, nel puro spirito della informazione di regime, interessata a promuovere solo “gli strupri degli ostaggi israeliani”, chiudendo entrambi gli occhi sulle azioni commesse dall’esercito israeliano in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza”.

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Leggendo le dichiarazioni di circostanza dello stesso segretario di Stato americano, Antony Blinken, che ha deplorato la “tragica” morte della cittadina americana, con molta probabilità non ci sarà alcun processo e non sarà identificiato alcun colpevole. Il capo della diplomazia di Washington, rispondendo oggi a una domanda sulle possibili azioni contro Israele, ha risposto che “prima va scoperto esattamente cosa è successo”.

Eppure, lo scorso febbraio, dopo la morte di tre soldati americani in Giordania per mano presumibilmente di ribelli per procura sostenuti dall’Iran, Joe Biden aveva dichiarato con forza che “se si fa del male a un americano, gli USA risponderanno”. Il principio dei due pesi e delle due misure…

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Quindi, un’altra giovane uccisa per il suo impegno civile. Dopo la laurea ottenuta quest’anno, Aysenur si era unita a un gruppo di attivisti dell’International Solidarity Movement, andando direttamente (diversamente da tanti attivisti da comodino) a sostenere la popolazionelocale contro gli “insediamenti” israeliani illegali in Cisgiordania. “Aysenur Eygi era una giovane donna brillante che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri. Da neolaureata avrebbe potuto inseguire la carriera dei suoi sogni. Ma ha scelto di tenere la linea per la Palestina. Lì – aggiungono i verdi -, senza essere provocati, i soldati dell’IDF l’hanno assassinata a sangue freddo con un colpo mortale direttamente alla testa”.

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Verdi, infine, che hanno ribadito nell’occasione la propria ricetta sulla questione Medio Oriente: “Come vostro presidente – spiega Jill Stein – porrò fine a tutti i trasferimenti di armi e agli aiuti militari a Israele il primo giorno della mia amministrazione. Imporrò un embargo sulle armi finché il governo israeliano non si unirà al processo di pace come partner legittimo e sosterrò i mandati di arresto internazionali per Netanyahu e il suo gabinetto di delinquenti”.

“Biden – conclude Stein – ha definito l’assalto pianificato da Israele a Rafah una “linea rossa”. Israele ha ignorato gli Stati Uniti, ha ignorato la comunità internazionale e ha invaso Rafah con un devastante assalto militare. E non è successo niente. Ora hanno assassinato una cittadina americana e ancora non succede niente”.

foto jorono da Pixabay.com