“Charlie fa surf”. Sethu in gara al 73° Festival di Sanremo.

Sethu ha scelto di condividere il palco con i bnkr44, uno dei fenomeni più freschi ed esplosivi del momento durante la serata dei duetti in scena questa sera all’Ariston. Il brano scelto per l’occasione è “Charlie fa surf” dei Baustelle, di cui quest’anno ricorre il quindicennale della pubblicazione.

Bnkr44 è il progetto nato dalla collaborazione fra 7 ragazzi provenienti da Villanuova, piccola frazione in provincia di Firenze, nel 2019. A metà fra collettivo e boy band atipica, i bnkr44 hanno già all’attivo oltre 35 milioni di stream. Fra musica, pittura, creazione di articoli di vestiario e produzione, il loro lavoro unico e riconoscibile è un manifesto della perseveranza dei giovani della provincia italiana, disposti a mettere tutto in gioco per condividere la propria visione con il mondo.

La tenacia dimostrata per raggiungere i propri sogni, l’urgenza di condividerli con i legami più cari e il loro linguaggio innovativo e fortemente contemporaneo, assieme all’indissolubile legame con l’immaginario di provincia, sono stati i primi punti di incontro tra Sethu e i bnkr44 che hanno permesso di creare fin da subito un’alchimia esplosiva e travolgente che darà voce alla Generazione Z della musica italiana sul palco della kermesse.

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Insieme ai bnkr44, Sethu sceglie di festeggiare il quindicennale di un brano culto dell’alternative rock italiano, che incanala in sé l’ardore e la ribellione dell’adolescenza.

Per l’occasione Irma di Paola, tra le più note e di successo coreografe italiane, ha creato con i ragazzi una performance che omaggia l’opera d’arte contemporanea che ispirò la genesi del brano, ovvero “Charlie don’t surf” di Maurizio Cattelan, che ritrae un bambino seduto con le mani inchiodate da due matite ad un banco di scuola.

“Ho scelto di portare il brano “Charlie fa surf” per diversi motivi. È una canzone a cui sia io che mio fratello siamo molto legati, fa parte dei ricordi di quando eravamo piccoli e la vedevamo spesso in rotazione su MTV. È un brano d’impatto, molto movimentato, che si presta bene all’attitudine che voglio portare sul palco dell’Ariston. Il suo testo è ancora in grado di parlare alla mia generazione e al nostro desiderio di ribellione. Anche se poi finisce che i modi che utilizziamo per ribellarci ci rendono tutti uguali. È un controsenso attualissimo ancora oggi.
Ho deciso di chiamare con me i Bnkr44 perchè per me rappresentano bene quello che è il nuovo pop italiano, contaminato e libero. Li sento molto affini a quello che vorrei portare sul palco di Sanremo e infatti credo si sia creata una bella alchimia tra di noi. Sono molto contento della mia scelta”.

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“L’invito da parte di Marco ci ha sicuramente sorpreso, non ce l’aspettavamo, così come non ci saremmo mai aspettato di calcare il palco dell’Ariston quest’anno”, spiegano i bnkr44. “La prima volta sarà sicuramente una botta incredibile, non vediamo l’ora. Il brano che abbiamo scelto secondo noi è perfetto per le nostre caratteristiche, i valori su cui si fonda la canzone ci rappresentano tantissimo. Sul palco metteremo in scena una coreografia che cita l’opera “Charlie don’t surf” di Maurizio Cattelan, una nostra personale interpretazione del concetto alla base del pezzo dei Baustelle”.