Charles Michel al PE: “Vogliamo un’Europa più forte”.

“Vogliamo un’Europa più forte e un mondo migliore”. Con questa frase il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha esordito nel suo discorso al Parlamento europeo, per rimarcare proprio le conclusioni dell’ultimo vertice dei Capi di Stato, concentratosi sul rafforzamento dell’Europa e sulle relazioni internazionali dell’UE: “Abbiamo discusso su come rafforzare la nostra casa comune e affrontato importanti questioni di politica estera, adottando decisioni importanti”.

Tra i principali temi il Mediterraneo Orientale: “Abbiamo svolto un ampio dibattito sulla situazione nel Mediterraneo orientale e sulle nostre relazioni con la Turchia. La solidarietà dell’UE con Cipro e la Grecia è incrollabile. La sovranità e i diritti sovrani devono essere rispettati. Abbiamo accolto con favore l’inizio di un dialogo di rafforzamento della fiducia tra Grecia e Turchia. Condanniamo fermamente le violazioni dei diritti sovrani della Repubblica di Cipro. Chiediamo alla Turchia di accettare l’invito di Cipro ad avviare un dialogo per risolvere tutte le controversie legate al mare, sostenendo la rapida ripresa dei negoziati guidati dalle Nazioni Unite”.

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Tra le questioni da discutere con la Turchia, la questione ‘idrocarburi’: “In caso di rinnovate azioni unilaterali o provocazioni in violazione del diritto internazionale, utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per difendere i nostri interessi e quelli dei nostri Stati membri. Ma ovviamente, la nostra preferenza è quella di impegnarci in un’agenda positiva UE-Turchia incentrata sulla modernizzazione dell’unione doganale e l’agevolazione dei rapporti commerciali”.

Tra le nazioni interessate dalle conclusioni adottate dal Consiglio, ha ricordato Michel, c’è anche la Bielorussia: “I nostri obiettivi sono chiari: primo, porre fine alla repressione e alla violenza contro l’opposizione e la popolazione. In secondo luogo consentire al popolo bielorusso di decidere sul proprio futuro senza interferenze. Ciò significa un dialogo nazionale inclusivo, che potrebbe essere facilitato dall’OSCE. Abbiamo, inoltre, deciso delle sanzioni da infliggere ai responsabili delle violenze”.

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“Condanniamo l’attentato a Alexei Navalny -ha proseguito il Presidente del Consiglio europeo – e chiediamo alle autorità russe di cooperare pienamente con l’OPCW per garantire un’indagine internazionale imparziale per assicurare i responsabili alla giustizia. Torneremo su questo problema tra due settimane”.

In merito allo scenario di guerra tra Armenia e Azerbaijian, Michel ha ricordato la decisione del Consiglio: “Per quanto riguarda il Nagorno-Karabakh, chiediamo la cessazione delle ostilità e la ripresa dei negoziati pacifici. L’interferenza esterna, in particolare militare, è inaccettabile”.

“Sulla Cina – ha proseguito il Presidente – abbiamo una chiara strategia. La Cina è un partner importante nell’affrontare le sfide globali, come il cambiamento climatico e il Covid-19. Accogliamo con favore il recente impegno della Cina per la neutralità del carbonio entro il 2060”.

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“La Cina è anche un partner commerciale chiave, ma vogliamo una relazione più equilibrata, con condizioni di parità e una maggiore reciprocità. Ci aspettiamo che i nostri negoziati su un accordo di investimento si concludano con successo entro la fine di quest’anno. Sui diritti umani non maschereremo le nostre differenze. Soprattutto i diritti delle minoranze e lo stato di diritto, come a Hong Kong”.

foto Bernal Revert © European Union 2018 – Source : EP