Cavallette, Ignazio Corrao: “Garantire interventi compensativi”.

Da mesi, come ampiamente risaputo, la Sardegna centrale è stata vittima incolpevole dell’ennesima invasione di cavallette. Una piaga da racconto biblico capace di distruggere pascoli e coltivazioni, per un totale di circa 40.000 ettari. Sul tema l’eurodeputato del gruppo dei Verdi/Ale, Ignazio Corrao, ha interrogato la Commissione europea in seguito alla conferma del ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, dell’impossibilità di attivare “gli interventi compensativi del Fondo di solidarietà nazionale, autorizzati in esenzione di notifica ai sensi della normativa europea sugli aiuti di Stato al settore agricolo”.

Una risposta che, di fatto, escluderebbe l’introduzione di sostegni per gli allevatori e agricoltori colpiti dall’invasione degli insetti.

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Per la Commissione UE il Commissario per l’Agricoltura, Janusz Wojciechowski, ha invece dichiarato che è possibile attivare diversi strumenti previsti dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). La misura 17 – precisa – fornisce agli agricoltori un contributo per partecipare a regimi assicurativi che coprono le perdite di produzione significative (colture distrutte). La misura 5 – prosegue l’esponente della Commissione von der Leyen – può dare sostegno agli investimenti per ripristinare il potenziale produttivo agricolo e per azioni di prevenzione. Nell’ambito delle norme in materia di aiuti di Stato, gli aiuti possono essere concessi per investimenti in aziende agricole volti a prevenire e/o ripristinare il potenziale produttivo agricolo danneggiato da organismi nocivi per le piante. Inoltre gli aiuti per i costi di prevenzione, controllo ed eradicazione degli organismi nocivi per le piante e gli aiuti per far fronte ai danni causati da tali organismi possono essere concessi in relazione agli organismi nocivi per i quali esistono norme dell’Unione o nazionali. Infine gli aiuti possono essere concessi anche sotto forma di aiuti de minimis”.

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Infine, nel suo intervento, il Commissario polacco ha ribadito che “i focolai di locuste del Marocco (Dociostaurus maroccanus) in Sardegna non sono collegati alle importazioni in Sardegna di prodotti
agroalimentari e florovivaistici da paesi terzi, quindi la prevenzione con controlli fitosanitari rafforzati alle frontiere dell’UE o con altre precauzioni connesse al controllo delle frontiere dell’UE non serve”.