Caso Todde, Conte: “La presidente dovrebbe citare per danni i firmatari della decadenza”.
La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde – dichiarata decaduta dalla Corte d’Appello di Cagliari – dovrebbe “citare per danni i firmatari che a maggioranza hanno concluso per la sua decadenza”. A dirlo il presidente del M5S, Giuseppe Conte. “Noi confidiamo nella magistratura ed è per questo che le ho suggerito di chiedere al Tribunale civile di pronunciarsi perché accerti se ci siano dei profili di colpa dei firmatari del Collegio di Garanzia, che è un organo amministrativo, per avere tratto una conclusione palesemente illegittima e infondata, che non ha riscontro in nessuna previsione di legge”.
Dichiarazioni, forse, lontane dai tempi del Congresso dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) del 2024, dove lo stesso Conte sottolineò proprio “l’importanza dell’indipendenza della magistratura”.
Dichiarazioni che non hanno mancato di animare il dibattito politico regionale. A salire sugli scudi – se cosi si può dire – è stato il consigliere regionale di Sardegna al Centro Venti20, Stefano Tunis: “Giuseppe Conte – ha dichiarato ai microfoni della Dire – è uscito oggi sul caso Todde, e direi non a caso. Nel senso che dopo 15 giorni in cui sembrava distante dalla questione di Sardegna, il presidente Conte incendia la questione invocando una guerra santa nei confronti della magistratura sarda e cagliaritana”. “E’ un evidente tentativo di precostituire per sé stesso, e per il suo movimento, il ruolo di vittima di un complotto. Ecco – conclude – questo credo che sia un elemento politico da tenere in alta considerazione, perché potrebbe configurare una fine molto prossima della legislatura”.