Caso Pavoletti: 10 minuti di conferenza stampa per sgonfiare la pochade.

Cosa ha creato più confusione in questi ultimi giorni, pensando al caso Pavoletti? Il contagioso tam tam dei messaggi vocali apparsi sulle chat WhatsApp, riportanti informazioni su presunte colluttazioni tra calciatori rossoblù, o la civetteria di un giornalismo sempre più gossiparo e poco attento alla verifica delle fonti? Per i promotori del miserabile giornalismo da clickbait, che spadroneggia purtroppo nella nostra felice isola, conta poco sostenere, anche attraverso l’informazione quotidiana, una squadra che tanto sta regalando ai suoi tifosi, specialmente in questa stagione. 

Sicuramente la società, i calciatori e mister Maran non meritano una tale copertura informativa, un giornalismo al soldo del gossip e del discredito verso il decoro della categoria giornalistica. Qualcuno potrebbe dire che “in tempi di crisi della raccolta pubblicitaria ogni necessità e virtù”. Un modus operandi giornalistico che non può che portare al ridicolo nel breve, medio e lungo termine.

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Oggi, durante la conferenza stampa indetta dalla società per chiarificare ciò che era facilmente intuibile, Leonardo Pavoletti e Luca Cigarini hanno smontato la polemica di questi giorni in meno di 10 minuti.

“Siamo qui per chiarire la situazione – per Luca Cigarini -. Tutte le cose che sono uscite sono stupidaggini. Oliva semplicemente non ha giocato perchè la sera prima aveva la febbre. Non c’è stata nessuna rissa o scazzottamento. Qualcuno vuole minare il nostro lavoro, il nostro spogliatoio. Chi ci conosce bene sa che il nostro gruppo è unito. Le male lìngue le teniamo fuori. Sappiamo che tra di noi non c’è nessun problema”.

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Più secco l’intervento di Pavoletti: “Tagliamo corto… usciti dal ristorante abbiamo iniziato a scherzare con Cigarini, con cui ho un rapporto veramente speciale. A un certo punto ho fatto una torsione con la gamba sinistra e mi è ceduto il ginocchio. Ci tenevo a chiarire questa questione che fa male anche alla squadra in vista dell’incontro contro il Napoli. Ieri ero in Austria per un controllo e oggi è stato il primo giorno utile per poter chiarire le cose. Speravo che questo chiacchiericcio finisse da se e invece…”.

“Volevo portare la mia allegria alla squadra dopo un mese dal rientro, organizzando la cena con i compagni di squadra. Credo che questo spieghi già l’armonia che si respira nella squadra. Speravo ci fosse più consapevolezza e attenzione in questa situazione…”.

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Foto Cagliari Calcio

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