Europa

Carne trattata con ormoni: l’incapacità del Brasile e il rischio per l’accordo UE-Mercosur.

Il 16 ottobre 2024, la Direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare della Commissione ha pubblicato un audit che mette in luce gravi lacune nei controlli brasiliani sulla presenza di sostanze farmacologicamente attive, pesticidi e contaminanti nella carne destinata all’UE. Il rapporto, in particolare, evidenzia come le misure adottate dal Brasile per garantire che la carne esportata non provenga da animali trattati con oestradiol 17β – un ormone vietato negli allevamenti europei – siano inefficaci.

Di conseguenza, né il Ministero dell’Agricoltura brasiliano né le autorità sanitarie competenti sono in grado di garantire che la carne brasiliana venduta nell’UE rispetti le rigide normative sanitarie europee. Sebbene il Brasile abbia temporaneamente sospeso le esportazioni di carne bovina femminile, la decisione appare insufficiente per garantire la sicurezza alimentare europea.

Da qui, i dubbi sulla trasparenza nelle negoziazioni del Mercosur appaiono sempre più plausibili come rimarcato in una recente interrogazione parlamentare dalle deputate del gruppo dei Patrioti per l’Europa Valérie Deloge, Julie Rechagneux, Angéline Furet, che hanno chiesto alla Commissione von der Leyen di riferire su tale circostanza.

Il 27 marzo 2025, il Commissario Oliver Várhelyi ha risposto ribadendo che, a seguito dell’audit, il Brasile ha sospeso temporaneamente le esportazioni di carne bovina femminile e si è impegnato a rafforzare i controlli. Tuttavia, ha anche sottolineato che ogni alimento presente nel mercato UE, sia nazionale che importato, deve rispettare le norme di sicurezza alimentare dell’Unione. Tali norme, afferma la Commissione, non sono negoziabili nemmeno nell’ambito di accordi commerciali come quello con il Mercosur.

Secondo Várhelyi, le autorità veterinarie degli Stati membri dell’UE effettuano controlli rigorosi sulla carne importata, e le verifiche condotte finora non hanno evidenziato la presenza di carne trattata con 17β sul mercato europeo.

La vicenda, però, solleva nuove perplessità sulla sostenibilità dell’accordo di libero scambio tra UE e Mercosur, già al centro di polemiche per il rischio di abbassamento degli standard ambientali e sanitari. L’incapacità del Brasile di garantire controlli efficaci sulle esportazioni alimentari mina la fiducia nell’accordo e rafforza le richieste di maggiore trasparenza e tutela per i consumatori europei.