Cannabis sintetica in Europa, Beigneux: “Esaidrocannabinolo non è privo di rischi”.
Creato negli anni ’40, l’esaidrocannabinolo (HHC), droga sintetica derivata dalla cannabis, sta sempre più invadendo i Paesi Ue, a causa di un diffuso vacuum legale. Un pericolo da non sottovalutare per l’eurodeputata del gruppo Identità e Democrazia, Aurélia Beigneux: “Lungi dall’essere innocuo, l’HHC non è privo di rischi per la salute dei consumatori: ha molti effetti negativi sui sistemi neurologico, cardiovascolare e digestivo e può portare ad ansia e depressione”.
Da qui la richiesta alla Commissione von der Leyen per sapere se è in lavorazione un piano di valutazione dell’esaidrocannabinolo e se sono previste azioni di contrasto alla sua commercializzazione in Ue.
A nome dell’Esecutivo von der Leyen, la commissaria Ylva Johansson ha ricordato che l’UE affronta il problema delle nuove sostanze psicoattive sulla base di un quadro giuridico, partendo dalla valutazione del rischio effettuata dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) e da apposite misure di controlllo della Commissione Ue: “Quando, sulla base delle informazioni comunicate al Sistema di allerta rapido dell’UE, l’EMCDDA ritiene che una nuova sostanza psicoattiva possa comportare rischi sanitari o sociali a livello di UE, l’EMCDDA produce una relazione sulla sostanza. L’esaidrocannabinolo, che è un cannabinoide semisintetico, è apparso per la prima volta sul mercato europeo nel maggio 2022, è sottoposta a un intenso monitoraggio come nuova sostanza psicoattiva da parte del Sistema di allerta precoce dell’UE e risulta essere una sostanza controllata in diversi Stati membri”, ha dichiarato l’esponente della Commissione von der Leyen.
“Nell’aprile 2023 – conclude la Johansson – l’EMCDDA ha pubblicato una relazione tecnica sull’esaidrocannabinolo e le sostanze correlate indicando che al 31 marzo 2023, nessun evento avverso grave è stato imputato all’esaidrocannabinolo”.
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