Cannabis per uso personale: Malta si avvia verso la legalizzazione.

Lo stato maltese si appresta a diventare il prossimo Stato membro dell’UE a legalizzare la coltivazione e il possesso di cannabis per uso personale. Secondo i principali punti della legge in discussione oggi al Parlamento de La Valletta sarà consentito coltivare fino a 4 piante di cannabis e detenere fino a 50 grammi di prodotto essiccato, ovviamente per le persone di età pari o superiore ai 18 anni.

Una legge, per molti versi disruptive, che mira a colpire i traffici della criminalità organizzata, come ricordato dal ministro maltese per la Ricerca e l’Innovazione, Owen Bonnici: “C’è un ampio consenso nel nostro Paese, per la decriminalizzazione dell’uso personale della cannabis. Il governo non sta in alcun modo esortando gli adulti a ricorrere all’uso di cannabis o a promuovere una cultura della cannabis. Il governo esorta sempre le persone a fare scelte più sane. Ma se un adulto, per libera volontà, decide di fare uso di cannabis, deve farlo in sicurezza e in un contesto regolarizzato”.

Parlamento maltese, foto https://parlament.mt/
Parlamento maltese, foto https://parlament.mt/

Un disegno di legge, ha ricordato l’esponente dell’Esecutivo maltese, che ha come principale obiettivo l’istituzione di una nuova autorità di regolamentazione sulla cannabis: “Le funzioni di questa autorità sono enunciate nella legge, a partire dalla regolamentazione dell’uso della cannabis per scopi diversi da quelli medici o scientifici. Il disegno di legge definisce un intero elenco di compiti per la nuova autorità di regolamentazione: questi vanno dalla presentazione di proposte e raccomandazioni al governo in merito a una politica nazionale sull’uso responsabile della cannabis , al monitoraggio e alla ricerca sull’uso non medico della cannabis, fino ad arrivare alla regolamentazione per quanto riguarda le attività delle associazioni senza scopo di lucro nell’ambito della coltivazione e distribuzione della cannabis tra i suoi membri. La vendita illecita di cannabis resterà, conclude Bonnici, una gravissima violazione della legge, punibile con la reclusione”.

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Una nuova legislazione che potrebbe essere seguita da una riforma abolizionista in tutta Europa nei prossimi mesi. La Germania, infatti, ha recentemente annunciato di voler regolamentare il mercato della cannabis, come lo stesso Lussemburgo, senza contare le potenziali trasformazioni che potrebbero essere introdotte anche in Italia per effetto del futuro referendum che, negli scorsi mesi, ha visto la presentazione di ben 630mila firme da parte del comitato promotore – composto dall’Associazione Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Società della Ragione, Antigone e dai partiti +Europa, Possibile, Radicali italiani, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, Volt e Sinistra Italiana-. Referendum che propone l’abrogazione di alcuni punti del Testo unico sulle droghe, con lo scopo di depenalizzare la coltivazione per uso personale e di eliminare tutte le pene detentive, ad eccezione dei casi riferibili ad associazioni finalizzate al traffico illecito.

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foto Continentaleurope da Wikipedia