Calo demografico in UE, Gazzini: “Serve strategia europea”.

La maggioranza degli Stati membri sta subendo da anni un calo demografico costante a causa della denatalità. Tra i Paesi più colpiti l’Italia, nazione sempre più a rischio di tenuta economico-sociale, come ricorda il crescente squilibrio del sistema previdenziale e della sanità pubblica.

Tema ripreso dall’eurodeputato Matteo Gazzini del gruppo ID, per il quale la Commissione UE dovrebbe iniziare a occuparsi attivamente e concretamente del problema, e non solo tramite le pubblicazioni relative all’anzianità e allo spopolamento dei territori.

“Serve l’approvazione di una strategia europea sulla demografia, che preveda indirizzi di supporto per gli Stati membri e lo stanziamento di cospicue risorse per aiutare le giovani coppie a essere più indipendenti, oltre a includere campagne di informazione sulla demografia e lo sviluppo sostenibile a livello scolastico”.

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Un problema non nuovo per la vicepresidente della Commissione UE, Dubravka Šuica, come dimostrato dal tasso medio di natalità nell’Unione, dagli anni sessanta in calo o in stagnazione.

“Nel 2021 – spiega Šuica – era di 1,53 nati vivi per donna (rispetto a 1,50 dell’anno precedente). Pur avendo registrato un lieve aumento rispetto al 2020, il valore è ben al di sotto di 2,1, necessario per mantenere stabile la popolazione. La scelta di creare una famiglia e avere figli – prosegue – è una questione di scelta individuale e l’UE non ha alcuna competenza in questo settore”.

Nel suo intervento, però, l’esponente della Commissione von der Leyen, ha rimarcato l’attenzione dell’UE per le politiche demografiche: “L’UE mette a disposizione una serie di politiche, quadri normativi e strumenti di finanziamento per aiutare gli Stati membri a far fronte al cambiamento demografico. Tra gli esempi figurano il Libro verde sull’invecchiamento demografico, la strategia europea per l’assistenza, la strategia dell’UE sui diritti dei minori, la garanzia europea per l’infanzia, la direttiva sull’equilibrio tra attività professionale e vita familiare, le strategie dell’UE in materia di migrazione, compresi il bacino di talenti e i partenariati, la comunicazione sull’utilizzo dei talenti, il semestre europeo e la politica di coesione. La Commissione – conclude – sta lavorando a un pacchetto di strumenti demografici da presentare nell’autunno 2023”.

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foto European Union, 2021 EC-Audiovisual Service / Aurore Martignoni