Calcio. Claudio Ranieri “chiude il cerchio”.

Nonostante la sconfitta nell’ultima di campionato contro la Fiorentina, dopo essere stato a lungo omaggiato dal popolo rossoblù all’Unipol Domus, mister Ranieri ha condiviso le sue ultime parole da tecnico del Cagliari.

“Il saluto del pubblico è stato qualcosa di incredibile, meraviglioso dall’inizio alla fine. Anche di inaspettato: l’arbitro non fischiava per cominciare la gara, non mi aspettavo quel lungo applauso dei miei ragazzi, della Fiorentina, di tutti i tifosi. Poi finita la partita ho potuto ringraziare al microfono il pubblico che ha riempito lo stadio, è stato bellissimo. È stata una giornata meravigliosa già da questa mattina, da appena mi sono svegliato, una giornata particolare che porterò per sempre nel cuore”.

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“Sarò sempre grato al popolo sardo, la gente è meravigliosa, mi ha voluto bene dall’inizio: è qui che è iniziata la mia carriera, è qui che è iniziato tutto 35 anni fa. Qui rappresenti tutta un’Isola, i nostri tifosi ci hanno sempre sostenuto, seguito ovunque siamo andati. E sappiamo bene quanto per via dei trasporti sia difficile, purtroppo, spostarsi dalla Sardegna. I nostri tifosi fanno sacrifici enormi. In trasferta avremmo voluto regalar loro qualche sorriso in più, ma per fortuna abbiamo vinto contro Empoli e poi a Reggio Emilia: lì è stato il momento più bello della stagione, la salvezza per me vuol dire tanto, significa dare una gioia a tutta l’Isola. Per me questo vale tantissimo”.

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“Il presidente Giulini mi ha chiesto di ripensarci, è stato il primo; poi la squadra. Ma c’è un inizio e una fine per tutto. È giusto così: chiudere il cerchio in questa maniera, dove avevo iniziato, è qualcosa che sognavo ed il sogno è stato meraviglioso. Questa è stata la mia ultima squadra di Club. Arriverà il momento in cui mi mancherà tutto questo: scendere in campo, l’esame della partita. Ora, però, cercherò di godermi di più la vita: ho viaggiato tanto, ma ho visto poco. Alberghi, stadi. Ora che avrò più tempo, andrò in giro a godermi le bellezze dell mondo e passerò più tempo con la mia famiglia: mia moglie Rosanna, mia figlia Claudia, i miei due nipotini Orlando e Dorotea. Se dovesse arrivare una proposta allettante di una Nazionale? Ci penserò. Altrimenti con il calcio è finita qui”.

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foto Cagliari Calcio/Valerio Spano