Cala l’interesse dei giovani per il Servizio Civile: -5,5% delle domande.
I dati pubblicati dal Dipartimento per il Servizio Civile Universale e le Politiche Giovanili parlano chiaro. I/le giovani italiani sono meno interessati al Servizio Civile. A suggerire questa conclusione la flessione del 5,5% delle domande presentate rispetto al 2021, dove per 71.550 posti messi a bando su Italia ed estero, le domande di partecipazione erano state 105.800.
Secondo i dati territoriali ad aver più “fame di volontariato” sarebbe i giovani del Sud Italia, mentre nelle regioni del Centro-Nord Italia, i ragazzi e le ragazze sembrerebbero meno interessati al SCU rispetto al passato.
Da qui l’esigenza di rilanciare il programma secondo la Cnesc, la Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile: “Il tema dell’adesione dei giovani all’esperienza di servizio civile è complesso – afferma Laura Milani presidente della Cnesc – e richiede sia una riflessione su elementi interni al sistema, come le tempistiche, la flessibilità, la distribuzione capillare delle proposte, sia un’analisi attenta su elementi esterni a partire dal tema più generale della partecipazione civica dei giovani. Il servizio civile è una scelta che va incentivata e resa attrattiva attraverso azioni continuative di orientamento nelle scuole secondarie e nelle università, affiancate da percorsi di educazione al conflitto, alla nonviolenza, alla cittadinanza attiva da estendere a scuole di ogni ordine e grado. Far crescere il senso dell’appartenenza, della corresponsabilità, il sentirsi soggetto attivo che può fare la sua parte all’interno di una comunità richiede un lavoro educativo costante fin dalla prima infanzia”.
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