Cagliari: una movida in viale Buoncammino?
Le misure anti covid-19 si abbatteranno presto come una mannaia su decine di migliaia di locali e ristoranti in tutta Italia che, a causa delle loro dimensioni, non potranno rispettare gli obblighi di distanziamento tra i tavoli.
Da più parti si cercano soluzioni alternative a una condanna a morte senza appello per motivi sanitari che, se applicata, avrebbe effetti devastanti per l’economia. Il Sindaco di Cagliari Paolo Truzzu ha proposto di spostare temporaneamente alcune delle attività colpite dai provvedimenti in spazi aperti, non ancora utilizzati, come la passeggiata di “Su Siccu” o l’aria fieristica.
Perché allora non usare uno spazio di grande pregio ma attualmente dimenticato come Viale Buoncammino? Parliamo di una bellissima strada alberata lunga quasi 1 km da cui si gode una vista panoramica sul golfo degli Angeli che in estate regala dei tramonti indimenticabili. La via è inoltre in prossimità di aree di grande importanza come l’anfiteatro romano, i giardini pubblici e il polo museale cittadino. Collegata tramite porta Cristina a Castello, da vita con a un esso a un percorso di storia e bellezza dall’enorme potenziale turistico. Oltre a ciò, non essendovi abitazioni, non presenta problemi di inquinamento acustico. Si aggiunga infine che la via è facilmente raggiungibile da tutte le direzioni e non è distante dagli ingressi cittadini.
Attualmente vi sono tre chioschi e lo spazio disponibile è quindi tanto. Come ricorderanno i diversamente giovani fra i nostri lettori, a inizio anni 90 la via era molto frequentata e vi sorgevano numerosi chioschi e localini. All’epoca la movida non esisteva e lo sviluppo della vita notturna cittadina avrebbe poi preso altre direzioni. L’attuale fame di spazi e distanziamento può oggi trovare in viale Buoncammino una risposta che coniughi le esigenze degli esercenti con la riqualificazione di una delle aree più belle della città.