Cagliari, esordio amaro.

Il Cagliari stecca malamente la prima di campionato. A festeggiare sono le Rondinelle che, pur in formazione rimaneggiata, hanno messo alle corde un Cagliari arrembante solo nel finale di gara. Il penalty di Donnarumma a inizio ripresa è bastato alla squadra di Corini per assicurarsi tre punti meritati. I due tecnici devono fare i conti con alcune defezioni. Da una parte Maran è costretto a rinunciare a Rog (squalificato), Bradaric e Cacciatore (infortunati, oltre al lungodegente Cragno) e a preservare l’acciaccato Matiello pur in panchina, dove non figurano Ahn e Despodov. Il tecnico veneto lancia dal primo minuto la coppia d’oro a centrocampo Nandez-Nainggolan, confermando nel suo 4-3-1-2 Birsa come trequartista alle spalle di Joao Pedro e Pavoletti. La linea a quattro con Ceppitelli e Klavan centrali è completata sugli esterni da Pinna (preferito a Pisacane) e da Lykogiannis. Problemi ancora più grossi per Corini che non può disporre del neoarrivato Balotelli (squalificato) e di Mateju, Ndaj e Torregrossa. Solo panchina per Gastaldello, mentre Spolek e Ayè vincono il ballottaggio con Tremolada e Morosini. Recupera il grande ex Dessena, presente come interno nel 4-4-2 predisposto dall’allenatore bresciano.

BRESCIA SPAVALDO I rossoblù sembrano partire col piglio giusto. Già dopo una manciata di minuti una combinazione Pinna-Nandez porta l’uruguagio al tiro (alto), poi due minuti dopo è la volta di Birsa, che calibra male il suo destro sopra la traversa. Al 9’ la palla buona per il vantaggio rossoblù capita nei piedi di Joao Pedro, servito da un delizioso assist in profondità di Nandez, ma il brasiliano a tu per tu con Joronen, da posizione ottimale e leggermente defilata calcia malamente a lato. È lo sliding doors di una partita che da quel momento cambia il suo copione. Perché lo scampato pericolo scuote gli ospiti, che non ci mettono molto ad andare in gol con Donnarumma, su perfetto traversone di Bisoli. La gioia del primo gol in A del bomber napoletano però è strozzata dal VAR che segnala il suo fuorigioco millimetrico. Gli uomini di Corini non fanno una piega e insistono sull’asse Tonali-Bisoli che sulla destra imperversano senza soluzione di continuità. I padroni di casa soffrono e non poco il gioco degli avversari, che al 21’ confezionano un’altra giocata da brividi, con Spalek che sollecita i riflessi di Rafael, a conclusione di una veloce combinazione di prima ispirata dal solito Bisoli. La pressione ospite non si arresta, mettendo a nudo una condizione fisica dei rossoblù ancora non al top.

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DOCCIA FREDDA È un Cagliari troppo remissivo e approssimativo soprattutto in una fase difensiva a tratti imbarazzante. Come se non bastasse al 40’ Pavoletti è costretto a uscire per infortunio (al suo posto entra Cerri), dopo aver provato per alcuni minuti a stare comunque in campo. Si va al riposo sullo 0-0, ma il canovaccio della gara non cambia di una virgola. Il Brescia non allenta la pressione e in avvio di ripresa riesce a mettere paura ancora alla difesa rossoblù che si fa sorprendere dal colpo di testa di Bisoli. Questa volta non serve il VAR per evidenziare la posizione irregolare del centrocampista di Corini, il fuorigioco è evidente e segnalato prontamente dall’assistente di Abbattista. Il Cagliari cerca di rialzare la testa. Cerri ci prova su imbeccata di Pinna, ma la conclusione acrobatica si spegne sul fondo. È solo un fuoco di paglia che non preoccupa gli ospiti sempre più arrembanti e pericolosi come nell’azione che porta al tocco di mano in area di Cerri (segnalato anche in questo caso dal VAR). Rigore ineccepibile a termini di regolamento, che Donnarumma trasforma nella rete dell’1-0. Lo svantaggio non scuote il Cagliari. Maran dalla panchina cerca di dare la scossa alla sua squadra, inserendo Castro per uno spento Birsa, e la mossa sembra azzeccata visto che l’argentino ci mette cinque minuti ad andare a segno, ribadendo in rete una respinta di Joronen su conclusione di Cerri.

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VAR PROTAGONISTA Ma ancora il VAR rovina la festa rossoblù e decreta l’offside del trequartista. Tutto da rifare per i rossoblù, che attaccano a testa bassa ma senza costrutto. Eppure le occasioni per trovare il pareggio non mancano. Ionita in scivolata intorno alla mezzora trova l’opposizione di Joronen, prodigioso quanto fortunato nella respinta di piede. Corini fiuta il pericolo e si cautela togliendo Donnarumma e inserendo un centrocampista (Zmrhal) per dare più sostanza in mezzo al campo. L’ingresso a dieci minuti dal termine di Gastaldello per Spalek chiude praticamente tutti i varchi per un Cagliari che tenta la carta Ragatzu per Ionita, e non molla fino al termine. L’arrembaggio finale porta per due volte al tiro ravvicinato Joao Pedro (di poco a lato entrambe le deviazioni), ma il risultato non cambia. Il Brescia festeggia meritatamente assieme al sup Presidente, il grande ex di turno, un Massimo Cellino visibilmente emozionato al suo ingresso in campo e accolto da un caloroso applauso del suo ex pubblico. Per il Cagliari invece è già tempo di leccarsi le ferite e pensare a voltare subito pagina. All’orizzonte c’è già l’Inter dell’ex Barella.

SPOGLIATOI C’è rammarico nelle parole di Rolando Maran, tecnico del Cagliari: <<Si poteva portare a casa il risultato. Avevamo preparato bene la partita, ma i due episodi nel primo tempo ci hanno condizionato. Non siamo stati continui e dobbiamo sbagliare di meno, cercando di essere più lucidi. Dobbiamo migliorare. Speriamo sia solo un passo falso>>.

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L’allenatore delle Rondinelle Eugenio Corini parla di <<Vittoria meritata indipendentemente dai due gol annullati. Non era facile vincere in casa del Cagliari>>. Sull’episodio del rigore Corini è onesto: <<Il movimento di Cerri è naturale, ma questo è il regolamento>>.

È una sconfitta che brucia, ma Radja Nainggolan non fa drammi: <<Siamo partiti bene, con una occasione che non abbiamo sfruttato, in quel caso la partita avrebbe potuto essere diversa. Il Brescia non aveva nulla da perdere, giocava con maggiore tranquillità. Abbiamo fatto bene solo a tratti e nel tentativo di recuperare in fretta c’è stata un po’ di frenesia>>. L’ex Inter non cerca alibi anche se <<Ci sono tanti giocatori nuovi e bisogna trovare i meccanismi giusti>>. Domenica il Cagliari attende l’Inter. <<Pensiamo a vincere più partite possibili. L’Inter è forte ma è positivo giocare subito contro una grande squadra. Lavoreremo per farci trovare pronti>>.

CAGLIARI (4-3-1-2): Rafael; Pinna, Ceppitelli, Klavan, Lykogiannis; Nandez, Nainggolan, Ionita (81’ Ragatzu); Birsa (63’ Castro); Joao Pedro, Pavoletti (44’ Cerri). In panchina: Aresti, Ciocci, Mattiello, Pellegrini, Pisacane, Romagna, Cigarini, Deiola, Oliva. Allenatore Rolando Maran.

BRESCIA (4-4-2): Joronen; Sabelli, Cistana, Chancellor, Martella; Bisoli, Tonali, Dessena, Spalek (79’ Gastaldello); Ayè, Donnarumma(66’ Zmrhal).  In panchina: Alfonso, Semprini, Mangraviti, Curcio, Morosini, Tremolada. Allenatore Eugenio Corini.

Arbitro: Abbattista di Molfetta.

Rete: al 53′ Donnarumma (r).

Note: ammoniti Pinna, Lykogiannis, Dessena, Ayè. Recuperi: 5′ nel primo tempo, 5′ nel secondo tempo. Spettatori: 16.099.

Alessandro Zucca

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