Cagliari da urlo. Cinquina alla Fiorentina

E sono dieci. Il Cagliari cala il pokerissimo (5-2) con la roboante vittoria sulla Fiorentina (annichilita nel gioco e nel risultato) e festeggia il decimo risultato utile consecutivo, impreziosito dai 24 punti in classifica, in piena lotta per l’accesso alla Champions. I rossoblù, trascinati da un Nainggolan sublime (almeno quanto il gol all’incrocio che completa la cinquina), e decisivo anche in fase di rifinitura (suoi i tre assist, per Rog, Simeone e Joao Pedro), sognano in grande e assieme a loro sogna il popolo rossoblù, che ha sfidato la pioggia battente per ammirare il più bel Cagliari della stagione.

CAGLIARI TRAVOLGENTE Comincia subito bene la squadra di casa. Solito modulo per i rossoblù e soliti undici, con Cacciatore preferito ancora a Faragò come esterno basso a destra. Klavan sostituisce ancora Ceppittelli (infortunato assieme a Birsa). Nei viola, Montella schiera un 4-4-2, con Chiesa e il gioiellino Vlahovic (che sostituisce lo squalificato Ribery) in avanti. Solo panchina per Benassi, a centrocampo, e per Boateng in attacco. Soffre la squadra di Montella, sin dai primi minuti di gioco. Già al 3’, al primo affondo, il Cagliari sfiora il vantaggio: Nandez mette in testa a Joao Pedro una palla deliziosa, torre del brasiliano per Simeone, che cicca da due passi sparando alto. Nainggolan e compagni non mollano la presa. Intanto Pulgar su punizione (che attraversa tutta l’aria) mette paura al pubblico infreddolito della Sardegna Arena, che però si scalda al 13’. L’assist di Nainggolan è perfetto per la stoccata di Rog dell’1-0. Rossoblù mai domi. Già un minuto dopo Simeone in contropiede  accelera e calcia a botta sicura, ma Dragowski respinge e sul tap-in Joao Pedro non ne approfitta. Ma il gol è nell’aria e si materializza al 26’. Cigarini batte il corner e Pisacane stacca alla perfezione. La dedica è tutta per Davide Astori, ricordato con un minuto di applausi al 13’. Anche Simeone vuole partecipare alla dedica e lo fa al minuto 34, di tacco, sempre su assist di capitan Nainggolan. La Fiorentina è alle corde il Cagliari continua a macinare gioco. Lo strapotere fisico e tecnico dei padroni di casa in tutte le zone del campo è a tratti devastante. La difesa rossoblù neutralizza Chiesa e Vlahovic, concedendo poco o nulla ai viola. Giusto un tiro di Pezzella al 44’, parato senza difficoltà dal sempre attento Olsen.

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CINQUINA SERVITA Durante l’intervallo Montella fa scaldare Sottil. Il cambio di modulo dal 4-4-2 al 4-3-3 è una scelta obbligata. Dunque fuori un terzino e dentro un attaccante a completare il tridente con Chiesa e Vlahovic. Ma il canovaccio della gara non cambia di una virgola, nonostante la buona volontà della Fiorentina, al tiro (insidioso) con Dalbert, neutralizzato ancora da Olsen. Il Cagliari attende e riparte e lo fa bene anche al 53’ con Nainggolan (sempre lui) che serve Joao Pedro. Il brasiliano non perdona e fa quaterna. E’ un Cagliari sempre sul pezzo nonostante il risultato rotondo che continua a dominare l’avversario. Tra i viola ci prova Sottil al 63’ al termine di un’azione insistita, ma Olsen è un gigante. Un buon Castrovilli (il migliore dei suoi e ultimo ad arrendersi) lascia il posto a Benassi, poi l’acciaccato (e inconcludente) Chiesa viene sostituito da Ghezzal. Ma la sostanza rimane la stessa. Il Cagliari spinge ancora dimostrando la fame che Maran auspicava nella conferenza stampa della vigilia. E così c’è ancora gloria per Nainggolan, che mette la ciliegina sulla torta di una prestazione da top-player. La botta dal limite (che fa il paio con quella contro la Spal) si infila sotto l’incrocio, rendendo vano il volo di Dragowski. E’ l’apoteosi. Il 5-0 è servito e allora Maran concede la standing ovation a Nainggolan e a Simeone, e minuti a Cerri e Ragatzu. La partita finisce qui, ma Vlahovic evita la figuraccia ai viola con la rete del 5-1 al 75’, su assist di Dalbert. Ancora il serbo conclude al lato all’82, poi trova la doppietta personale con un perfetto tiro a giro di sinistro, che in parte, sorprende Olsen. Finisce dopo due minuti di recupero concessi dall’ottimo arbitro La Penna. Per il Cagliari è tempo di festeggiare.

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Vincenzo MontellaI PROTAGONISTI Ha il sorriso dei tempi migliori Rolando Maran e non potrebbe essere altrimenti. Più che il risultato, è la prestazione della squadra e il gioco espresso, a tratti devastante, a inorgoglirlo. <<Stiamo bene, la squadra cresce di partita in partita, e assume consapevolezza. La ferocia è a mille. Il risultato però non deve ingannare, perché contro la Fiorentina non era facile>>. Il suo Cagliari riesce ad esprimere un gioco anche spettacolare, sembra di rivedere quello dello scudetto, con le dovute proporzioni. <<Questo non può che farmi piacere, ma dobbiamo vivere il tutto step-by-step, giorno per giorno, senza porci obiettivi a lungo termine. Stiamo andando oltre i nostri limiti, ma vogliamo alimentare questo entusiasmo che c’è tra di noi e tra la gente>>. Poi una menzione speciale per Rog e Nainggolan. <<Sono contento per Marko, lui deve migliorare nella scelta finale, e oggi è riuscito anche in questo. Sta facendo benissimo>>. Come il ninja. <<Oggi Radja ha tirato fuori un’altra perla e ha mandato in gol tre suoi compagni. E’ un top-player>>. Di tutt’altro spirito un affranto Vincenzo Montella, scuro in volto, e che non cerca certo giri di parole per commentare la prova opaca della sua squadra. <<Non siamo stati all’altezza, ci sta che il Cagliari faccia bene ma a tratti ci siamo dovuti vergognare di noi stessi. Non abbiamo fatto bene a livello mentale, abbiamo bisogno di crescere, ma non possiamo permetterci debacle del genere>>. Sulla partenza quest’estate di Simeone (oggi goleador da ex) il tecnico napoletano non ha rimorsi. <<Non c’è rammarico, era giusto che dovesse giocare, non c’erano più le condizioni a Firenze e di comune accordo abbiamo deciso così>>. Gli è piaciuto il Cagliari, eccome se gli è piaciuto. <<A centrocampo sono forti, sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Abbiamo perso malamente, ma non è per un discorso di modulo>>. Radja Nainggolan predica calma. <<Siamo contenti ma dobbiamo continuare così senza illuderci. Non mi è mai capitato di giocare sotto la pioggia a Cagliari in cinque anni ed è stata una bella sfida anche per il pubblico che è venuto allo stadio nonostante il maltempo>>. Marko Rog fa spallucce, di fronte ad un’altra prestazione da manuale. <<Sono felice per me e per i compagni, questa volta c’è stato anche il gol>>. E a chi gli chiede se a Napoli c’è qualcuno che lo rimpiange, il croato preferisce glissare. <<E’ un gruppo forte che saprà tirarsi fuori anche da queste difficoltà che stanno avendo in questo periodo>>.

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CAGLIARI (4-3-1-2): Olsen; Cacciatore, Pisacane, Klavan, Pellegrini; Nandez (82’ Ragatzu), Cigarini, Rog; Nainggolan (78’ Castro); Joao Pedro, Simeone (74’ Cerri). In panchina: Aresti, Rafael, Faragò, Lykogiannis, Pinna, Walukiewicz, Deiola, Ionita, Oliva. Allenatore Rolando Maran.

FIORENTINA (4-4-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Caceres, Lirola (46’ Sottil); Pulgar, Badelj, Castrovilli (67’ Benassi), Dalbert; Vlahovic, Chiesa (73’ Ghezzal). In panchina: Terracciano, Ceccherini, Ranieri, Venuti, Cristoforo, Zurkowski, Boateng, Eysseric, Pedro. Allenatore Vincenzo Montella.

Arbitro: La Penna di Roma.

Reti: 17’ Rog, 26’ Pisacane, 34’ Simeone, 53’ Joao Pedro, 66’ Nainggolan, 75’ e 87’ Vlahovic.

Note: ammoniti Pulgar, Castrovilli e Sottil. Recupero: 3’ nel primo tempo, 2’ nel secondo tempo.

Alessandro Zucca

foto Sardegnagol, riproduzione riservata.

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