Cagliari da brividi.
Una rete di Cerri al 96’ regala un successo all’ultimo respiro al Cagliari, che in una serata da festival del gol, ribalta la Sampdoria e ottiene l’ottava vittoria e il dodicesimo risultato utile consecutivo. Non male in una partita che sembrava compromessa dopo lo 0-2 maturato a cavallo dei due tempi. A riaprirla ci ha pensato il solito Nainggolan ma ancora Quagliarella ha trovato il modo di spegnere nuovamente le speranze rossoblù, riaccese improvvisamente dalla doppietta in due minuti di Joao Pedro. Cerri poi ha completato la rimonta del definitivo 4-3.
DOPPIO SVANTAGGIO Non c’è Nandez tra gli undici titolari, al suo posto Maran lancia Castro e ripropone Faragò assieme al rientrante Pellegrini sugli esterni. Rafael sostituisce lo squalificato Olsen e per il resto è il solito Cagliari, con Rog e e Cigarini in mediana e Nainggolan dietro Joao Pedro e Simeone. I doriani si schierano con un 4-4-2 classico. Jankto vince il ballottaggio con Linetty a centrocampo. Thorsby si colloca sulla destra, con Ferrari e Colley al centro della difesa e l’ex Murru a sinistra. Davanti ci sono Quagliarella e Gabbiadini, mentre in mezzo l’altro ex Ekdal, Vieira e Ramirez assicurano qualità e quantità alla squadra di Ranieri. Il Cagliari deve ancora smaltire la delusione di Lecce e si vede. Non è il solito Cagliari arrembante, ma comunque si fa preferire all’avversario, nonostante i tanti errori in appoggio e in fase di finalizzazione. All’8’ Faragò rompe il ghiaccio con un diagonale velenoso deviato in angolo da Audero, poi ci prova Joao Pedro ma l’estremo blucerchiato è ancora attento. Il Cagliari continua a premere anche con l’ausilio degli esterni e di Pellegrini in particolare che sulla sinistra fa il bello e il cattivo tempo. Al 23’ dopo una discesa perentoria mette in mezzo una palla che Joao Pedro spizza a fil di palo. Le occasioni per i padroni di casa fioccano, ma lo stesso Pellegrini al 28’ manca l’appuntamento col gol per un’inezia sul radente di Cigarini. La Sampdoria tiene botta ma in modo sornione attende il momento buono, che pare arrivare al 35’ quando una prodezza di Quagliarella in rovesciata (su assist di Vieira), chiama al prodigio Rafael, essenziale nella deviazione sopra la traversa. È il classico campanello d’allarme che risuona due minuti più tardi. Ma questa volta Rafael non può nulla sul penalty del capitano doriano che l’arbitro concede per un atterramento fortuito di Pellegrini ai danni di Gabbiadini.
SAMP RIBALTATA Il primo tempo si chiude praticamente qui, ma nella ripresa le cose non vanno meglio per un Cagliari, che dopo sette minuti si ritrova in doppio svantaggio. Faragò si perde Ramirez, che con una magia, trasforma un pallone praticamente perso in un tiro a giro, che non lascia scampo a Rafael. Entra Nandez per uno spento Castro e c’è la scossa che serve ai rossoblù. Ma è ancora un Cagliari che stenta. Gabbiadini potrebbe fare tris al 61’ ma il gol viene annullato per fuorigioco, poi sempre l’ex Bologna e Napoli, ci riprova dopo cinque minuti con palla al lato. Ranieri cerca forze fresche in Linetty (per Ekdal). Scampato il pericolo è il solito Nainggolan a caricarsi il Cagliari sulle spalle e a riaprire la gara con un micidiale destro che si infila all’angolino. Non c’è nemmeno il tempo di esultare però, perché Quagliarella trova un sinistro al volo di rara bellezza su cross di Ramirez: è l’1-3 che abbatterebbe un toro, ma non un Cagliari che ci crede ancora e a ragione, perché in due minuti Joao Pedro riporta la gara in parità con due incursioni in area da perfetto attaccante di razza. Gli innesti di Caprari e Rigoni (per Ramirez e Gabbiadini tra i migliori in campo) non convincono. Ancora Quagliarella ci prova all’81’, ma Rafael para a terra, poi Maran decide di giocarsi la carta Cerri al quale riserva l’intero recupero di cinque minuti. È la mossa che sbanca il tavolo, perché sull’ultimo tentativo di affondo rossoblù, l’attaccante parmense non sbaglia: il cross di Pellegrini dalla sinistra è pennellato alla perfezione, così come l’incornata dell’attaccante che scatena il delirio. Palla sul sette che batte sulla traversa e si insacca. È l’apoteosi.
I PROTAGONISTI Rolando Maran si gode la vittoria e parla di <<un primo tempo straordinario. Aveva dell’incredibile essere sotto dopo le tante occasioni che abbiamo avuto e che abbiamo mancato di un soffio. Poi però dalle difficoltà vengono fuori le prestazioni. Abbiamo avuto la forza di continuare a giocare e a spingere e siamo riusciti a ribaltarla. C’era ancora qualche scoria di Lecce e dovevamo essere ancora più bravi del solito nel fare la prestazione, che alla fine c’è stata>>. Il tecnico rossoblù elogia la squadra per la grande reazione, con una particolare menzione per Cerri. <<Mi fa piacere che abbia segnato Alberto, questo gol importantissimo lo ripaga di tutto il lavoro e l’impegno che ci mette sempre. È stato decisivo>>. Ora la classifica dice che i punti in quattordici gare sono 28, ma Maran non si esalta. <<Dobbiamo guardare la classifica, ma nel giusto modo, per spingere di più ed essere ambiziosi, per affrontare con entusiasmo la prossima partita>>. C’è rammarico nelle parole di Claudio Ranieri. Il grande ex di turno, non lo nasconde affatto. <<Dispiace perdere dopo una prestazione così. Sappiamo che è dura, ma siamo lì in una situazione borderline e ce la giochiamo. Dobbiamo fare mea culpa perché nella ripresa non siamo stati bravi come nel primo tempo, ma si riparte>>. Il tecnico romano accetta il verdetto del campo. <<Il calcio è così. Sul 3-3 invece che tenere palla l’abbiamo calciata per tentare la vittoria e invece abbiamo preso il gol. Abbiamo subito l’ardore del Cagliari. Complimenti a loro>>. Il bomber di giornata Joao Pedro è soddisfatto della prestazione sua e dei compagni. <<C’è stato il carattere e la qualità di una squadra che vuole fare bene. Siamo partiti bene, abbiamo creato tanto>>. Poi la partita si è messa male ed è salito in cattedra il brasiliano, autore di nove reti in campionato. <<Sono contento. Siamo lì in alto e dobbiamo approfittare del momento, ma penso a giovedì e poi al Sassuolo>>. Anche Radja Nainggolan fa i complimenti alla squadra, ma predica calma. <<Abbiamo giocatori forti, ragazzi di grande qualità. Si può sognare, ma dobbiamo sognare in piccolo>>.
CAGLIARI (4-3-1-2): Rafael; Faragò, Pisacane, Klavan, Pellegrini; Castro (54’ Nandez), Cigarini, Rog (84’ Ionita); Nainggolan; Joao Pedro, Simeone (92’ Cerri). In panchina: Aresti, Ciocci, Lykogiannis, Mattiello, Pinna, Walukiewicz, Deiola, Oliva, Ragatzu. Allenatore Rolando Maran.
SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Thorsby, Ferrari, Colley, Murru; Ramirez (77’ Caprari), Vieira, Ekdal (73’ Linetty), Jankto; Quagliarella, Gabbiadini (80’ Rigoni). In panchina: Falcone, Seculin, Augello, Chabot, Murillo, Regini, Leris, Maroni. Allenatore Claudio Ranieri.
Arbitro: Aureliano di Bologna.
Reti: 38’ (r) e 70’ Quagliarella, 52’ Ramirez, 68’ Nainggolan, 75’ e 77’ Joao Pedro, 96’ Cerri.
Note: ammoniti Faragò, Nandez e Colley. Recupero: 3’ nel primo tempo, 5’ nel secondo tempo.
Alessandro Zucca
Foto Sardegnagol, riproduzione riservata.