Bullismo e cyberbullismo: se ne parla allo Spazio Giovani.

Lo Spazio Giovani in collaborazione con l’Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Oristano organizza un incontro dedicato all’informazione su bullismo e cyberbullismo. L’appuntamento è per giovedì 16 novembre alle 16 allo Spazio giovani in via Morosini, a Sa Rodia.

A parlare di bullismo e cyberbullismo sarà lo psicologo e media educator Simone Gargiulo nel corso di un incontro aperto agli adolescenti e ai genitori.

“Si tratta di una buona opportunità per conoscere meglio i pericoli legati alla diffusione di questi fenomeni – spiega l’assessore alle Politiche giovanili Antonio Franceschi -. Questi fenomeni coinvolgono i giovani in percentuale importante: il 47,7% secondo i dati nazionali. Il pretesto principale per il quale vengono attaccati è l’aspetto fisico seguito dall’origine etnica e l’orientamento sessuale, la condizione economica, la religione, l’identità di genere e la disabilità. Questi dati indicano dunque che un adolescente su due almeno una volta è stato vittima del fenomeno”.

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Gli effetti di questo tipo di violenza tra pari generano spesso perdita di autostima e di fiducia negli altri, isolamento e allontanamento dal resto dei coetanei. Le conseguenze sono che il 21% dei giovani che ne è colpito nota un peggioramento nel rendimento scolastico o addirittura il rifiuto della scuola. Il 19% tra ragazzi e ragazze dice di aver sofferto di ansia sociale e attacchi di panico, disturbi alimentari (12%) depressione e autolesionismo.

“Il 22% degli adolescenti rimane collegato in rete mediamente 5 ore al giorno, spesso senza il monitoraggio da parte di figure adulte di riferimento – sottolinea Antonio Ricciu, coordinatore dello Spazio giovani -. Per questo motivo lo spazio giovani conferma il suo impegno di agenzia educativa dedicata a supportare i genitori nel percorso di crescita dei propri figli. Da anni infatti periodicamente rinnoviamo l’appuntamento dedicato a questa tematica, che quest’anno giunge alla quinta edizione”.

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L’incontro è aperto, oltre che ai giovani e le famiglie, anche agli insegnanti e a tutte le realtà che a vario titolo si occupano di giovani, anche in un’ottica di prevenzione dei comportamenti a rischio e del contrasto al fenomeno.