Brevetto unico europeo, Salvatore De Meo: “Per quali ragioni la procedura non è stata conclusa?”.

Qual è la ratio di un sistema di brevettazione internazionale tronco come quello rappresentato dal brevetto unico europeo? Una considerazione spesso ricorrente tra gli addetti ai lavori e sulla quale recentemente è intervenuto l’eurodeputato del Partito Popolare Europeo, Salvatore De Meo, che ha chiesto alla Commissione europea di illustrare i motivi alla base del ritardo riscontrato negli ultimi anni in merito all’approvazione del “pacchetto brevettato”, composto dai regolamenti europei (UE) n. 1257/2012 e (UE) n. 1258/2012.

Una procedura che permetterebbe di rilasciare brevetti unitari in tutti i 38 Paesi contraenti della Convenzione sul brevetto europeo (CBE), con l’effetto di produrre un notevole risparmio, in termini di costi e tempi, ai detentori dei brevetti.

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“L’Ufficio europeo dei brevetti (EPO) – ha ricordato l’eurodeputato del PPE – concede brevetti europei per i 38 Stati contraenti della Convenzione sul brevetto europeo (CBE). Per avere effetto sul territorio di uno Stato contraente della Convezione, il brevetto europeo deve essere convalidato in ogni Stato contraente dove il titolare intende ottenerne la protezione, cosa che presuppone di pagare non solo le tasse corrispondenti al livello fissato da ogni Stato ma anche i costi di traduzione, che possono quindi comportare ulteriori spese fino a 3 000 € per paese.

Recentemente, il Commissario Thierry Breton è intervenuto in risposta all’interrogazione parlamentare presentata da De Meo, ricordando che “garantire l’avvio del sistema brevettuale unitario è una delle priorità fondamentali della Commissione”. Nel corso del suo intervento il Commissario ha successivamente illustrato le cause alla base del ritardo dell’approvazione del ‘pacchetto brevettato’, ascrivendole all’inerzia degli Stati nazionali: “Il passo successivo dopo l’adozione dei regolamenti (UE) n. 1257/2012 e (UE) n. 1258/2012 nel 2012, affinchè il sistema brevettuale unitario diventi operativo, è la ratifica dell’accordo sul tribunale unificato dei brevetti (UPCA). Questo passaggio è nelle mani degli Stati membri che partecipano alla cooperazione rafforzata nel settore della tutela brevettuale unitaria. Il nuovo sistema – ha aggiunto Breton – sarà avviato solo quando la Germania avrà ratificato l’UPCA. Il processo di ratifica in Germania è rimasto sospeso fino a poco tempo fa a causa di un ricorso dinanzi la Corte costituzionale tedesca. A seguito della sentenza della Corte dello scorso marzo 2020 e della recente approvazione di Bundestag e Bundesrat, la Germania può passare alle prossime tappe del processo di ratifica, a condizione che i nuovi ricorsi recentemente esperiti siano risolti. Il periodo di applicazione provvisoria, durante il quale si procederà ai preparativi pratici come l’assunzione dei giudici, potrebbe pertanto avere inizio nel 2021. Il pieno avvio del sistema potrebbe quindi essere ragionevolmente previsto per l’inizio del 2022”.

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foto europarl.europa.eu