Breve guida pratica alle albe di Cagliari
La morfologia di città collinare circondata da acque concede a Cagliari il privilegio di albe e tramonti indimenticabili. Se di questi ultimi vi sono copiose testimonianze letterarie e fotografiche, poche se ne trovano sulle albe. È un vero peccato. Al prezzo del disagio di un risveglio antelucano si può assistere a un incanto non descrivibile a parole. Con questo breve articolo intendiamo fornire alcune indicazioni pratiche su come, dove e quando ammirare nel capoluogo il quotidiano capolavoro di Madre Natura.
Va innanzitutto fatta una premessa. La bellezza dell’alba è intensa quanto effimera. In pochi minuti un cielo caliginoso può accendersi di colori intensi e accecanti che si dissolvono con la medesima repentinità con cui sono apparsi. Teniamo sempre a mente che viviamo su di un geode rotante alla velocità di 1600 chilometri orari.
Con il mutare delle stagioni mutano le albe e così i punti da cui ammirarle. In estate il parapetto della via Badas, poco dopo la porta di “S’Avanzada”, diventa la prima fila di una grandiosa rappresentazione. Nel riflettere i raggi del sole nascente, lo Stagno di Molentargius si tramuta in un immenso specchio dorato i cui abbaglianti riverberi si spandono nella circostante pianura. Semplicemente impagabile.
Nell’attuale stagione invernale il luogo più indicato e la Terrazza Umberto del Bastione Saint Remy, posta in linea d’aria tra il colle di Monte Urpinu e la Sella del Diavolo. Non sappiamo da cosa nasca la leggenda di una battaglia tra angeli e diavoli in questo angolo di cielo ma non ci stupiremmo se fosse stata ispirata dalle albe che da qui si ammirano. Sferzate dal grecale, le nuvole assumono la forma di multicolori filamenti che, solcando rapidamente il cielo, si scontrano, si uniscono, si dividono.
Nelle stagioni intermedie suggeriamo di salutare l’arrivo del nuovo giorno dal terrapieno di viale Regina Elena o dallo sterrato posto accanto alla chiesa dei Santi Lorenzo e Pancrazio in cima al colle di Buoncammino. Se anche l’alba non dovesse incontrare le nostre aspettative da qui si potrà ugualmente contemplare un bellissimo panorama.
Di norma, le albe più belle si hanno nelle giornate in cui i venti soffiano da nord. Al contrario scirocco e libeccio, carichi di umidità, tendono ad ammantare il cielo di un’indistinta patina grigiastra.
Come scritto in apertura, malgrado Cagliari sia molto fotografata, nei social media troviamo pochi scatti dedicati alle sue albe. Chi prima o poi deciderà di sfidare sonnolenza e rigide temperature avrà quindi l’opportunità di raccontare un lato suggestivo e ancora sconosciuto della città.
Fotocredits Sardegnagol 2020 ©