Brains to Sardinia: sostegno ai progetti dei giovani emigrati.

Sono oltre 10mila i giovani sardi che hanno lasciato l’Isola per portare i propri talenti oltremare negli ultimi tre anni. Secondo i dati Aire 16.598 ragazzi sotto i 18 anni e ben 27.653 tra i 18 e i 35 anni vivono stabilmente all’estero. Una perdita tanto pesante per il territorio quanto capace di generare conseguenze virtuose. Ed è questo l’obiettivo principale del programma Brains to Sardinia organizzato dal Crei Acli (comitato regionale emigrazione immigrazione) per promuovere e potenziare lo sviluppo sociale, civile ed economico della Sardegna attraverso la valorizzazione della risorsa rappresentata dai nostri emigrati di prima e seconda generazione.

A metà settembre arriveranno in Sardegna i giovani emigrati di prima e seconda generazione del progetto Talent IN Sardinia. Dal 13 al 23 ottobre partiranno invece le iniziative legate al progetto Giovani 2019 dedicate ai sardi che vivono in Usa, Canada e Australia. Sul fronte della prevenzione, entro il 31 ottobre è possibile presentare le proprie iniziative e partecipare al concorso “Idee innovative”, tra i tanti premi: educational tour in Sardegna e voucher formativi.

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“Il programma si articola in due sezioni e un concorso – spiega il presidente di Crei, Mauro Carta –, in primo luogo, attraverso il progetto Talent IN Sardinia (cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna) proveremo a sostenere i progetti di sviluppo per la Sardegna promossi da giovani emigrati, quindi, con il progetto Giovani 2019, finanziato dall’Assessorato del Lavoro della Regione Sardegna, verranno organizzate attività di “formazione e informazione” dirette a giovani emigrati degli Stati Uniti, Canada e Australia, con il fine di rafforzare le loro conoscenze e competenze per favorire processi di sviluppo dei circoli dei Sardi all’estero”.

Si tratta di un intervento diretto a contrastare la “fuga dei cervelli” e favorire la naturale tendenza a ritornare che viene manifestata da chi, spesso a malincuore, ha lasciato la propria terra.

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Sul fronte interno, quello della prevenzione e del contrasto dell’emigrazione giovanile, il Crei ha invece deciso di agire attraverso un concorso. “Non si tratta di una tradizionale linea di attività “a bando” o “a invito”, ma di una opportunità per realizzare iniziative dal carattere speciale ed innovativo dal forte contenuto socio-economico – dice il presidente –. Abbiamo destinato specifiche risorse per i progetti che verranno selezionati, per presentarli c’è tempo sino al 31 ottobre, il concorso è aperto a giovani dai 18 ai 35 anni residenti in Sardegna o emigrati di prima e seconda generazione”. Tra tutti, saranno premiati i più innovativi, sotto il profilo tecnologico ma non solo, e quelli che saranno in grado di rappresentare un effettivo avanzamento in termini di buone pratiche, collaborazione tra diverse realtà. Tanti i premi: educational tour in Sardegna e voucher formativi.

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foto Mauro Carta.

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