Borse Erasmus, Parlamento europeo: “Esclusione dei tirocinanti delle istituzioni dell’UE”.
Il programma Erasmus+, volto a sostenere l’istruzione, la formazione e la gioventù fornendo opportunità di finanziamento per tirocini all’estero, non comprende i tirocinanti delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell’Unione europea. E’ quanto rimarcato in una interrogazione parlamentare firmata da esponenti di diversi gruppi politici del Parlamento europeo*: “Al di fuori delle istituzioni europee e nei Paesi ammissibili – scrivono gli eurodeputati – i tirocinanti beneficiano invece delle borse Erasmus a prescindere dal fatto che svolgano tirocini retribuiti o curriculari. Ad oggi tale misura risulta particolarmente importante a causa della crisi provocata dalla pandemia e dei conseguenti problemi sul piano dell’occupazione giovanile”.
“Tuttavia – dichiarano i firmatari del provvedimento – è operata una discriminazione nei confronti dei tirocinanti delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell’UE, consentendo e favorendo così una catena del privilegio. La questione è ancora più problematica nel caso dei tirocini non retribuiti presso le istituzioni, gli organi e gli organismi dell’Unione. Solo i giovani delle classi media e alta possono partecipare a tali tirocini, il che rafforza la catena del privilegio”.
Necessaria, quindi, secondo i firmatari, la modifica di questo paradigma per rendere accessibili i programmi per i giovani europei.
Sul tema ieri è intervenuta la commissaria per la Gioventù, Mariya Gabriel per la quale in base al punto 6.1.1 delle disposizioni relative al programma ufficiale dei tirocini presso la Commissione – la Decisione della Commissione del 2.3.2005- C(2005) 458 -, ai tirocinanti viene attribuita una borsa mensile: “L’importo della borsa – spiega – è fissato dall’ufficio tirocini su base annuale – per il 2022 l’importo mensile ricorda la Commissaria è di 1252,68 euro al mese -. Le disposizioni in questione valgono per la Commissione e le agenzie che partecipano al programma dei tirocini. La Commissione non può pronunciarsi sulle sovvenzioni o sui finanziamenti né sull’esatta situazione presso altre istituzioni, organi e organismi dell’UE. Quanto ai tirocini non retribuiti e alla loro inclusività – prosegue la Gabriel – la Commissione sta riesaminando la raccomandazione del Consiglio su un quadro di qualità per i tirocini, la cui pubblicazione è prevista per la fine del 2022. Per quanto riguarda le borse Erasmus+ e in base al documento “Erasmus+ Guida al Programma”, le istituzioni e gli altri organi dell’UE, incluse le agenzie specializzate, non sono ammissibili come organizzazioni ospitanti per i tirocini di studenti in mobilità Erasmus+”.
La Commissione, quindi, non proverà a modificare questa regola in quanto garantisce che i limitati fondi per il programma Erasmus+ non siano spesi per attività di mobilità verso le istituzioni dell’UE per le quali esistono già programmi di tirocinio distinti, evitando il rischio di doppi finanziamenti a titolo del bilancio dell’UE e di conflitti di interesse, in particolare per i tirocinanti che lavorano su temi correlati al programma Erasmus+.
“Il programma dei tirocini presso la Commissione – conclude la commissaria – non impedisce ai tirocinanti di candidarsi
per altre borse Erasmus+, prima o dopo il tirocinio, purché soddisfino i criteri di ammissibilità”.
* Lídia Pereira (PPE), Elżbieta Kruk (ECR), Olivier Chastel (Renew), Kosma Złotowski (ECR), Damian Boeselager (Verts/ALE), Ivan Štefanec (PPE), Salvatore De Meo (PPE), Magdalena Adamowicz (PPE), Sabrina Pignedoli (NI), Henna Virkkunen (PPE), Leila Chaibi (The Left), Anne Sander (PPE), Brando Benifei (S&D), Milan Brglez (S&D), Javier Nart (Renew), Niyazi Kizilyürek (The Left), Marc Angel (S&D), Giorgos Georgiou (The Left), Giuliano Pisapia (S&D), Miriam Lexmann (PPE), Jarosław Duda (PPE), Alicia Homs Ginel (S&D), Agnes Jongerius (S&D), Tonino Picula (S&D), César Luena (S&D), Predrag Fred Matić (S&D), Paulo Rangel (PPE), Adriana Maldonado López (S&D), Dino Giarrusso (NI), Svenja Hahn (Renew), Emil Radev (PPE), Martina Dlabajová (Renew), Demetris Papadakis (S&D), Josianne Cutajar (S&D), Clara Aguilera (S&D), Jens Gieseke (PPE), Chiara Gemma (NI), Daniela Rondinelli (NI), Maria da Graça Carvalho (PPE), Jonás Fernández (S&D), Monica Semedo (Renew), Pierre Larrouturou (S&D), Mario Furore (NI), Marcos Ros Sempere (S&D), Christophe Hansen (PPE), Liudas Mažylis (PPE), Nuno Melo (PPE), Elisabetta Gualmini (S&D), Cláudia Monteiro de Aguiar (PPE), Álvaro Amaro (PPE), Romana Tomc (PPE), Sara Cerdas (S&D), Claude Gruffat (Verts/ALE), Chrysoula Zacharopoulou (Renew), Costas Mavrides (S&D), Gheorghe Falcă (PPE), Monika Beňová (S&D), Dragoş Pîslaru (Renew), Esther de Lange (PPE), Christian Doleschal (PPE), Veronika Vrecionová (ECR), Aušra Maldeikienė (PPE), Rosa Estaràs Ferragut (PPE), Irene Tinagli (S&D), Iuliu Winkler (PPE), Eva Maydell (PPE), Maria Spyraki (PPE), Pascal Durand (Renew), Petros Kokkalis (The Left), Karlo Ressler (PPE), Frances Fitzgerald (PPE), Dolors Montserrat (PPE).
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