Bologna ribaltato. Cagliari che festa!
Il Cagliari ribalta il Bologna e conquista l’ottavo risultato utile consecutivo, che vale i tre punti e soprattutto il quinto posto in classifica in condominio con Napoli e Lazio. Non male, visto come si erano messe le cose a metà primo tempo, con lo svantaggio maturato su rigore di Santander, che i rossoblù di casa sono però riusciti a ribaltare in una ripresa arrembante. Di Joao Pedro (doppietta) e Simeone le firme di una rimonta, che lo sfortunato autogol di Olsen stavano per vanificare nel finale sofferto.
BOLOGNA DI RIGORE Squadra che vince non si cambia. In barba al turnover Maran rilancia dall’inizio Klavan per l’indisponibile Ceppitelli e ripropone Rog (migliore in campo) dall’inizio. Per il resto è il solito Cagliari, reduce dal pareggio di Torino, con Faragò confermato nonostante il recupero di Cacciatore, e Pellegrini (preferito a Lykogiannis) sugli esterni, con Nainggolan a supporto di Joao Pedro e Simeone. Cigarini e Nandez completano il 4-3-1-2 di Maran, al quale il secondo di Mihajlovic, Tanjga, oppone un 4-2-3-1, con molte varianti in campo. Danilo, Poli e Palacio siedono in panchina a favore di Denswill, Schouten e Santander. Partono bene i padroni di casa, imprimendo alla gara un ritmo subito sostenuto. Il Bologna però accetta la sfida e non cede alla verve di un Cagliari che spaventa gli ospiti con una combinazione Nandez-Joao Pedro, conclusa di testa al lato dal brasiliano. La squadra di Mihajlovic lascia il pallino all’avversario, ma si propone in contropiede senza troppe remore, sfruttando soprattutto la corsia di sinistra e l’ottima gamba di un Krejci a tutta fascia. Sugli sviluppi di un’iniziativa dell’esterno sinistro, Orsolini chiama al miracolo Olsen, poi al 22’ sul prosieguo della stessa azione Joao Pedro aggancia in area Soriano. Non c’è bisogno della Var per decretare il rigore limpido, che Santander, spiazzando Olsen, realizza. Lo svantaggio un po’ a sorpresa ridimensiona un Cagliari che sbaglia tanto, e che gioca la palla con eccessiva frenesia. In questo modo avvicinarsi alla porta avversaria è più complicato del previsto. I tentativi dalla distanza di Simeone alto al 31’ e neutralizzato da Skorupski al 32’ sono la dimostrazione che c’è poca lucidità nelle fila rossoblù. Ci prova anche Joao Pedro al 34’ dopo una percussione del solito Rog, con un tiro a giro che sfiora il palo, ma è Faragò a divorarsi la rete del pari al 36’ concludendo malamente a porta vuota da buona posizione, al termine di un’azione prolungata in area felsinea. Per gli ospiti, in tutto questo, c’è da segnalare solo un tiro di Orsolini al lato di poco alla mezzora. Ma tanto basta a chiudere il primo tempo in vantaggio.
RIMONTA DA TRE PUNTI La ripresa si apre con un Cagliari subito pimpante che sorprende gli ospiti dopo soli tre minuti. L’azione innescata da Pellegrini dalla sinistra, trova pronto Joao Pedro a concludere a rete a centroarea, di destrezza e da bomber di razza. L’1-1 è servito, ma non scoraggia un Bologna sempre vivo, che grazie alle accelerazioni dei suoi trequartisti mette in apprensione Olsen, bravo a neutralizzare il tiro di Sansone al 54’. Il Cagliari rischia grosso anche quattro minuti più tardi sulla conclusione radente e a fil di palo di Santander. Al 64’ dopo l’uscita per infortunio del paraguaiano (sostituito da Palacio), proprio l’ex Inter e Genoa, va in gol ma la Var rileva il fuorigioco dell’argentino. Pericolo scampato per un Cagliari che cerca il vantaggio senza troppa convinzione, ma che trova il guizzo giusto su una ripartenza di Nainggolan, che mette Simeone nelle condizioni di uccellare Skorupski, con un cucchiaio da applausi degno del miglior Totti. È il 71’ e i padroni di casa cercano di chiuderla. Oliva rileva un esausto Cigarini, mentre dall’altra parte Orsolini lascia spazio a Skov Olsen. Nainggolan fa a tempo a spellare i guanti di Skorupski al 78’ prima di lasciare il campo tra gli applausi: al suo posto c’è Ionita, che, dopo cinque minuti, imposta il contropiede vincente, propiziando la doppietta di Joao Pedro. Nel finale concitato il Cagliari sciupa diverse occasioni per arrotondare il bottino con Simeone e Castro (subentrato a Nandez al 65’). La squadra di Maran termina la gara in apnea e col rischio di rovinare tutto. La beffa è dietro l’angolo e si paventa al 90’ con l’autorete tragicomica di Olsen, agevolata da una dormita difensiva generale. Nei cinque minuti di recupero però il Cagliari gestisce bene la palla e non corre più rischi. La quarta vittoria stagionale è in cassaforte.
I PROTAGONISTI Gongola Rolando Maran nel dopogara. <<Abbiamo disputato una buona partita. La squadra ha giocato su ritmi incredibili, è riuscita a trovare continuità facendo cose buone>>. L’allenatore rossoblù analizza il momento di grazia dei suoi ragazzi. <<Siamo in crescita, la stiamo vivendo nel modo giusto, ma dobbiamo migliorare di partita in partita. È cresciuta la personalità della squadra, e quando hai dei giocatori che possono incidere così tanto è fondamentale. Rispetto a Torino ho cambiato poco perché volevo conferme e volevo dare continuità>>. C’è anche qualche errore da eliminare. <<Nel primo tempo siamo stati troppo frenetici. Potevamo capitalizzare di più. Bisogna stare più lucidi in certi momenti>>, chiude Maran.
Emilio De Leo, tattico della squadra di Mihajlovic, riconosce i meriti del Cagliari. <<Ci aspettavamo una partita difficile, abbiamo provato a giocarcela con coraggio senza speculare sui loro punti deboli. Il Cagliari ha creato tanto ma ad un certo punto abbiamo lasciato la partita all’avversario. Sull’1-1 potevamo ancora giocarcela, poi però col 2-1 il Cagliari è venuto fuori>>. De Leo non si accontenta certo di una prestazione comunque positiva. <<Dobbiamo essere più precisi, gestire la gara in modo più sapiente. Dovevamo imporre un controllo tecnico della partita, ma non ci siamo riusciti>>. Di tutt’altro umore il capocannoniere rossoblù Joao Pedro che parla di <<prestazione importante, abbiamo sofferto, ma è andata bene. Stiamo facendo molto bene, lavorando tanto, ma c’è anche tanta qualità>>. L’assenza di Pavoletti quasi non si sente vista la vena realizzativa del brasiliano, che ammette: <<Ho cercato di adattarmi a questo ruolo, la squadra è cambiata con l’infortunio di Pavoletti. Ho lavorato tanto ma sono contento perché in campo mi diverto>>. Gli fa eco Giovanni Simeone. <<Vedo crescita, vedo voglia, vedo entusiasmo anche tra i tifosi. Continuiamo così e speriamo di fare bene anche a Bergamo. Sarà difficile, ma ci sarà da soffrire anche per loro>>, promette il Cholito.
CAGLIARI (4-3-1-2): Olsen; Faragò, Pisacane, Klavan, Pellegrini; Nandez (65’ Castro), Cigarini (71’ Oliva), Rog; Nainggolan (80’ Ionita); Joao Pedro, Simeone. In panchina: Aresti, Rafael, Cacciatore, Lykogiannis, Walukiewicz, Birsa, Deiola, Cerri, Ragatzu. Allenatore Rolando Maran.
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Mbaye, Bani, Denswill, Krejci; Schouten, Dzemaili; Orsolini (70’ Skov Olsen), Soriano (80’ Svanberg), Sansone; Santander (60’ Palacio). In panchina: Da Costa, Sarr, Corbo, Danilo, Paz, Poli, Juwara. Allenatore Miroslav Tanjga.
Arbitro: Sacchi di Macerata.
Reti: 22’ Santander (r), 48’ e 82’ Joao Pedro, 71’ Simeone, 90’ Olsen (a).
Note: ammoniti Orsolini, Cigarini e Pellegrini. Recupero: 1’ nel primo tempo, 5’ nel secondo tempo. Spettatori 16.076.
Alessandro Zucca
Foto Sardegnagol, riproduzione riservata.