Bielorussia: Lukashenko si avvia alla settima vittoria presidenziale.
Tempo di elezioni in Bielorussia e, probabilmente, del nuovo mandato presidenziale per l’eterno presidente bielorusso Aleksander Lukashenko. Negli oltre 5300 seggi allestiti nel Paese altri 4 candidati sono in lizza (con risibili chance) per la carica di capo dello Stato. Rivali tra i quali spiccano il leader del Partito Liberal Democratico, Oleg Gaidukevich, l’imprenditrice Anna Kanopatskaya, il primo segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista Sergey Syrankov e il leader del Partito Repubblicano del Lavoro e della Giustizia Alexander Khizhnyak.
Paese, quindi, dove l’esito del voto dei circa 6,9 milioni di bielorussi elettori sembra essere già scontato, come le dichiarazioni dei vertici europei, critici (dopo anni di corteggiamento del presidente bielorusso) verso il regime pluridecennale di Lukashenko.
“Lukashenko è rimasto al potere per 30 anni e ora si riconfermerà in un’altra elezione farsa”, ha dichiarato la nuova Alta rappresentante dell’Ue Kaja Kallas. Dello stesso giudizio la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, la stessa che ha chiesto democraticamente l’invio di carri armati e armi a Kiev, vincitrice recentemente del “premio cultura della pace”: “Le elezioni in Bielorussia – per la maltese – sono una farsa. La democrazia prevarrà”. Si spera non con l’invio dei carri armati visti i precedenti.
foto Kremlin.ru / Sergey Guneevu