Bielorussia, David Sassoli: “Il Parlamento europeo è vicino al popolo bielorusso”. Borrell: “Piano orchestrato dal regime”.

Sale la tensione al confine dell’Ue con la Bielorussia, teatro negli ultimi mesi di una vera e propria ‘guerra ibrida’ combattuta non con le armi ma con la disperazione di migliaia di migranti, utilizzati dal Governo di Minsk come ‘strumento’ di pressione verso l’Ue.

Una tensione diplomatica ricordata oggi dal discorso del Presidente del Parlamento europeo David Sassoli, oggi insieme alla leader del Sviatlana Tsikhanouskaya, vincitrice del premio Sacharov e leader dell’opposizione democratica in Bielorussia: “A più di un anno dalle elezioni di cui l’Unione europea non ha riconosciuto il risultato, la Bielorussia continua a violare i diritti dei suoi cittadini, a silenziare la società civile, ad usare la repressione come arma quotidiana. Il regime non ha esitato ad utilizzare uomini, donne e bambini bisognosi di protezione mettendo le loro vite in pericolo senza alcun rispetto per i diritti umani fondamentali al solo fine di destabilizzare l’Unione Europea”.

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“Lo ribadiamo anche oggi – prosegue Sassoli -, i valori dell’Unione non sono in vendita. Questo Parlamento chiede anche alle altre istituzioni di essere all’altezza della difesa dei diritti fondamentali. Attualmente ci sono 900 prigionieri politici in Bielorussia, inclusi i vincitori del Premio Sakharov 2020 ovvero Maryia Kaslesnikava, Mikalai Statkevich, Siarhei Tsikhanousky e Alies Bialiatski. Siamo con loro e continueremo a chiedere la loro libertà”.

Sviatlana TSIKHANOUSKAYA, Foto Copyright European Parlaiment source EP 2021, foto Alain Rolland
Sviatlana Tsikhanouskaya, foto Copyright European Parlaiment source EP 2021, foto Alain Rolland

Sempre dalle istituzioni europee, come ricordato dall’Alto rappresentante per l’UE, Josep Borrell, ieri è stata adottata una comunicazione congiunta contro l’attacco ibrido da parte del regime bielorusso: “Dobbiamo difendere i confini europei e aiutare le persone che arrivano dalla Bielorussia alle frontiere dell’UE. Già dallo scorso agosto i Paesi baltici hanno rilevato una forte pressione nei loro confini e per ridurre i flussi, abbiamo convinto le autorità irachene a fermare i voli da Baghdad a Minsk. Per un po’ il sistema ha tenuto ma da 3 settimane molte compagnie aeree hanno portato una quantità incredibile di persone, con la falsa promessa di avere un passaggio gratuito per l’Europa. Il tutto orchestrato dal regime bielorusso”.

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“Al Consiglio degli Affari esteri – continua Borrell – abbiamo adottato una nuova serie di sanzioni contro le autorità ed entità del Paese. E siamo pronti ad adottare nuove sanzioni contro tutti coloro che parteciperanno a questo traffico di persone, a partire dalle compagnie aeree, aeroporti e agenzie di viaggio”.

Josep Borrell, foto Copyright European Parliament 2021 /Alexis Haulot
Josep Borrell, foto Copyright European Parliament 2021 /Alexis Haulot

“Ho parlato un paio di volte con il ministro degli Esteri della Bielorussia Vladimir Makei. Siamo rimasti in contatto per riportare a casa i migranti. Diverse centinaia di loro sono già tornate a Baghdad e altre le seguiranno a breve. Nel frattempo – ha concluso Borrell – dobbiamo fornire assistenza umanitaria. In questo momento l’assistenza umanitaria viene fornita dalle organizzazioni delle Nazioni Unite e da molte ONG”.

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