Biden grazia il figlio evasore: le reazioni nel mondo.

Nonostante avesse dichiarato più volte l’intenzione di non graziare il proprio figlio, alla fine, messo alle strette, il “presidente residuo” degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, ha firmato l’atto di grazia per il proprio rampollo Robert Hunter Biden, sul quale, come risaputo, pendevano le accuse di evasione fiscale (circa 1,4 milioni di dollari) e una condanna per l’acquisto illegale di arma da fuoco.

Uno slancio di coerenza prontamente commentato in giro per il mondo, a partire proprio dal vincitore (fortunatamente) delle ultime elezioni americane, Donald J. Trump: “Biden è un palese esempio di abuso e di errore giudiziario. L’unico fattore che ha ritardato la decisione di Joe Biden – prosegue il tycoon – è stato il potenziale danno che avrebbe potuto causare ai democratici nelle elezioni di novembre”.

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Per l’esponente della Camera dei rappresentanti Marjorie Taylor-Greene ancora, attraverso l’atto di grazia “Biden ha riconosciuto che il figlio in realtà è un criminale”.

“Una presa in giro per la democrazia” (non potrebbe essere definita altrimenti), invece, è stato il commento della portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

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