Biden avvelena i pozzi della diplomazia: si all’uso delle armi a lungo raggio in Ucraina.
Contro ogni ragione, se non quella di far esplodere un conflitto mondiale e rompere i ponti diplomatici riaperti all’indomani della vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti d’America, il “presidente parcheggiato” Joe Biden ha deciso di autorizzare il Governo di Kiev a utilizzare armi a lungo raggio contro la Russia.
Il nuovo ordine dei guerrafondai democratici, quindi, si applicherà ora ai sistemi missilistici ATACMS (Army Tactical Missile Systems) e SCALP creando così ancora più morte e distruzione per la semplice volontà di mettere in difficoltà la futura amministrazione Trump.
Una decisione che non potrà che alterare il corso della guerra in Ucraina, aprendo imprevedibili sviluppi. Ma, al momento, è certa la volonta del “presidente parcheggiato” di portare verso l’escalation. In un altro scenario geopolitico, in Siria, soltanto nelle ultime 24 ore gli aerei statunitensi hanno violato ben 12 volte lo spazio aereo siriano.
Insomma, mentre gli ultimi avvenimenti stavano portando i principali attori mondiali verso i tavoli diplomatici, in Ucraina e in Medio Oriente, “gli squallidi democratici” si sono precipitati nuovamente ad avvelenare i pozzi. Strategia, ormai inequivocabile, che, a distanza di oltre 32 mesi, dovrebbe togliere ogni dubbio circa le reali responsabilità di questa guerra in Europa.