Biba Giachetti racconta la mostra Steve McCurry ICONS.
Quasi una seconda inaugurazione della mostra Steve McCurry, quella che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari ha in programma venerdì 18, con inizio alle ore 18, nei Giardini Pubblici, nello spazio antistante la Galleria Comunale d’Arte. Sarà infatti in città, per il suo primo incontro pubblico, Biba Giacchetti, curatrice della mostra dedicata al grande maestro della fotografia, in programma fino al 10 gennaio nella sale dell’Ex Palazzo di Città.
Una scelta, quella dei Giardini Pubblici rispetto a Palazzo di Città, che ha lo scopo di aumentare il numero dei presenti nel rispetto della normativa anti Covid-19.
“Sono molto felice che sia la Sardegna a generare questo bel segnale di ripresa nel mondo culturale italiano. Purtroppo, molti musei si stanno ancora interrogando sul da farsi e tante sono state le mostre rimandate al 2021 o a data da destinarsi. Icons, la bella retrospettiva di Steve McCurry debutta in Sardegna con questa tappa cagliaritana che siamo certi otterrà il consueto grande successo di pubblico, nella bellissima cornice di Palazzo di Città che con le sue sale le infonde atmosfere particolari. Per noi è una grande emozione, finalmente positiva che siamo certi sarà condivisa dai visitatori” dice Biba Giacchetti, curatrice della mostra.
Esperta di comunicazione, Biba Giacchetti ha iniziato la sua carriera a Milano negli anni Ottanta. Collaboratrice di Magnum, ha conosciuto Elliott Erwitt, diventando una sua allieva, riuscendo a coniugare la propria passione per la fotografia con le esigenze delle aziende per le quali lavorava. Nel 2002 insieme a Giuseppe Ceroni fonda SudEst57, l’agenzia che rappresenta in Italia diversi fotografi tra cui Elliott Erwitt e Steve McCurry.
Steve McCurry è uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea ed è un punto di riferimento per un larghissimo pubblico che nelle sue fotografie riconosce un modo di guardare il nostro tempo. Alcune mostre di grande successo hanno messo in evidenza vari aspetti della sua attività, ormai quasi quarantennale. La mostra “Steve McCurry Icons”, raccoglie in circa 100 scatti l’insieme e forse il meglio della sua vasta produzione, per proporre ai visitatori un viaggio simbolico nel complesso universo di esperienze e di emozioni che caratterizza le sue immagini. A partire da alcuni scatti, gli unici in bianco e nero, realizzati tra il 1979 e il 1980 nel suo primo reportage in Afghanistan, dove era entrato insieme ai mujaheddin che combattevano contro l’invasione sovietica. Dall’ Afghanistan veniva anche Sharbat Gula, la ragazza che McCurry ha fotografato nel 1984 nel campo profughi di Peshawar in Pakistan e che è diventata una icona assoluta della fotografia mondiale. Dall’India alla Birmania, dal Giappone all’Africa, fino al Brasile: con le sue foto Steve McCurry ci pone a contatto con le etnie più lontane e con le condizioni sociali più disparate, mettendo in evidenza una condizione umana fatta di sentimenti universali e di sguardi la cui fierezza afferma la medesima dignità.
foto Giorgio Marturana