Benessere materiale delle famiglie: il Lussemburgo è primo in Ue.

Se nella carta di parla di Unione europea, nei fatti nei 27 Paesi membri sono reali (e in crescita), le differenze tra Stati membri. A ricordare questo paradosso narrativo è il dato sul benessere materiale delle famiglie europee: parametro, come tanti altri, estremamente variabile nei Paesi Ue.

L’anno scorso, per esempio, 9 Paesi hanno registrato un AIC pro capite superiore alla media UE, con il Lussemburgo risultato il Paese con il livello più alto (il 36%) rispetto alla media UE.

I livelli più bassi di consumo effettivo di beni per famiglia sono stati registrati in Ungheria e Bulgaria (entrambe del 30% al di sotto della media UE) e in Lettonia (del 26% al di sotto). 

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Negli ultimi 3 anni, l’AIC pro capite rispetto alla media UE è cambiato nella maggior parte dei Paesi UE. Tra il 2021 e il 2023, i livelli di AIC sono aumentati in 15 Paesi UE, in particolare in Irlanda (99% della media UE nel 2023 rispetto al 91% nel 2021), Cipro (100% contro 94%) e Malta (90% contro 85%). 

Al contrario, i livelli di AIC sono diminuiti in 11 Paesi dell’UE. I maggiori cali sono stati registrati in Danimarca (108% nel 2023 contro il 122% nel 2021), Svezia (106% contro 112%), Lituania (88% contro 93%) e Repubblica Ceca (81% contro 86%).

Anche il PIL pro capite rispetto alla media dell’UE è cambiato in modo significativo per la maggior parte dei Paesi negli ultimi 3 anni.

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Nel 2023, rispetto al 2021, i volumi relativi del PIL pro capite sono aumentati in 12 Paesi. Gli aumenti maggiori sono stati registrati in Portogallo (81% della media UE nel 2023 rispetto al 74% nel 2021), Spagna (91% contro 85%), Romania (78% contro 72%) e Croazia (76% contro 70%).

D’altro canto, il livello del PIL pro capite è diminuito significativamente in Lussemburgo (237% contro 260%), Irlanda (213% contro 226%), Danimarca (125% contro 134%) e Svezia (114% contro 121%).

foto europarl.europa.eu