Benesere animale e caso Fileni, Corrao: “Potenziale violazione norme UE”.

Come ricordato recentemente dall’eurodeputato Ignazio Corrao (Verdi/ALE), lo scorso 9 gennaio 2023 un’inchiesta giornalistica di Report aveva puntato il faro, grazie anche alle documentazioni e alle immagini video fornite dalla LAV, una serie di gravi criticità negli allevamenti biologici avicoli dell’azienda Fileni, leader nella produzione di polli biologici in Italia.

“Tra le pratiche scorrette – negate dall’azienda, spiega Corrao – ci sarebbero maltrattamenti e uccisioni (eseguite in modalità errate e da parte di addetti non qualificati) correlate alla pratica dello scarto dei polli inadatti al commercio, il superamento del limite massimo di abbattimenti di emergenza giornalieri, il mancato rispetto dell’allevamento all’aperto e del bioritmo animale, l’assenza di adeguati spazi esterni. A questi rilievi, si aggiunge la scarsità dei controlli efficaci da parte delle autorità preposte e degli enti certificatori”.

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Sulla questione l’esponente italiano ha chiesto alla Commissione europea se tali pratiche possano configurare una violazione del Regolamento (CE) 1099/2009 sull’abbattimento, della Direttiva 2007/43/CE, della Direttiva 98/58/CE, del Regolamento (UE) 2017/625 e del Regolamento (UE) 2018/848 e, infine, se sia in discussione la possibilità di procedere verso l’azzeramento del sostegno finanziario agli allevatori che non hanno rispettato la normativa riguardante il benessere animale.

Per la commissaria alla salute, Stella Kyriakides, i controlli ufficiali in materia di produzione biologica e di conformità rientra nella responsabilità del singolo Stato Ue, “conformemente al regolamento (UE) 2017/625” e al “regolamento (UE) 2018/848”.

“La Commissione – ha dichiarato l’esponente della Commissione europea – monitora l’applicazione delle norme dell’UE in Italia e ha formulato raccomandazioni alle autorità competenti al fine di porre rimedio alle carenze individuate e migliorare l’attuazione delle misure di controllo. Parallelamente la Commissione continuerà a dare seguito alle raccomandazioni in materia di audit e per ricevere il pieno sostegno nell’ambito della politica agricola comune, gli agricoltori – conclude – devono rispettare una serie di norme di base (condizionalità), comprese alcune norme relative
al benessere degli animali. Gli agricoltori che non rispettano tali norme sono soggetti a sanzioni amministrative stabilite da ciascuno Stato membro conformemente alle norme generali previste dal diritto dell’Unione”.

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