Azerbaigian, l’Ue si lamenta delle violazioni dei diritti umani del “partner europeo”.

Il presidente dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, ha firmato lo scorso sabato un decreto, concedendo la grazia a 154 prigionieri. Provvedimento che ha escluso le persone condannate per aver esercitato i propri diritti fondamentali.

Negli ultimi mesi, reca la nota del SEAE, “si è registrato un aumento inquietante degli arresti di giornalisti indipendenti, difensori dei diritti umani e attivisti politici. Particolarmente presi di mira sono stati membri di media indipendenti come Abzas Media, Toplum TV, Kanal 11 e Kanal 13, nonché movimenti politici come III Republic Platform , gruppi per i diritti dei lavoratori e altre organizzazioni, come l’Istituto per le iniziative democratiche“.

“L’Unione europea continua a chiedere all’Azerbaigian di rilasciare tutti coloro che sono detenuti per aver esercitato i propri diritti fondamentali e di garantire condizioni dignitose e sicure ai detenuti, compreso il loro pieno accesso ai servizi sanitari e legali indipendenti. Rimaniamo particolarmente preoccupati per la situazione sanitaria di Gubad Ibadoghlu e Alasgar Mammadli e ribadiamo il nostro appello alle autorità azerbaigiane affinché revochino il divieto di viaggio del signor Ibadoghlu per consentirgli di ricevere le cure mediche di cui ha urgentemente bisogno”.

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Rispetto per lo Stato di diritto, però, vissuto a fasi alterne dalle massime istituzioni europee che, proprio con l’Azerbaigian, hanno firmato un accordo energetico, mentre in Europa viene spesso agitato lo strumento della condizionalità del diritto per piegare la sovranità nazionale degli Stati Ue.

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