Autonomi, fondo R(E)SISTO. Meno del 10% ha ricevuto l’accredito.

Sono 668, su un totale di 7.452 domande, i lavoratori autonomi che hanno visto accreditati in conto corrente gli aiuti del fondo R(E)SISTO, il sostegno istituito nel luglio 2020, nel pieno della pandemia da Covid dalla Regione Sarda, per fronteggiare la crisi economica e il calo del reddito per effetto del  lockdown. È questo il dato più significativo emerso ieri nel corso dell’audizione dell’assessora del Lavoro, Alessandra Zedda (Fi, in Seconda commissione consiliare e condiviso oggi dai consiglieri/e di minoranza, Piero Comandini, Laura Caddeo e Desirè Manca. Proprio l’esponente del Movimento 5 Stelle, in apertura, ha stigmatizzato l’assenza dei dati sullo stato dei pagamenti, sollecitati dalla minoranza in ben 3 diverse convocazioni in Commissione.

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Un ritardo inaccettabile – nulla di nuovo guardando al pregresso della galassia delle prestazioni afferenti l’Assessorato al Lavoro – per una misura straordinaria e urgente sulla quale, ricorda la Manca, “è stata creata una narrazione fuorviante da parte della Giunta circa i tempi dell’erogazione delle prestazioni”.

Piero Comandini, Desiré Manca, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Piero Comandini, Desiré Manca, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Nel dettaglio, su 7.425 domande presentate dai lavoratori autonomi, dal 2020, sono state processate circa 5.229 domande, mentre per le restanti sono state trasmesse le richieste di integrazione documentale o i preavvisi di rigetto. Delle 5.229 pratiche processate, ancora, 2.354 sono state liquidate ma mancherebbe il mandato di pagamento, mentre altre 1.409 sono in fase di liquidazione. Dati che certificano, inequivocabilmente, che le tempistiche dell’emergenza sono state ampiamente disattese rispetto ai proclami dell’Esecutivo Solinas delle prime ore, la cui narrazione nel lontano 2020 assicurava il successo del procedimento nei primi mesi a ridosso della scadenza dei termini del bando.

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Avviso, come ricordato dal consigliere del Partito Democratico, Piero Comandini, caratterizzato “dall’assenza di coinvolgimento dei principali portatori di interesse, dalla scelta di criteri incomprensibili, tra i quali la pluralità di Codici Ateco ammessi e la non impeccabile previsione delle risorse”. Elementi sui quali la mancanza di personale avrebbe inciso poco e nulla, data la recente assunzione di 500 nuovi dipendenti all’ASPAL.

Unico dato positivo, come ricordato nel corso della conferenza, la conclusione del procedimento per tutte le pratiche presentate dalle grandi imprese, per un importo complessivo di circa 4 milioni di euro.

Per le piccole-medie imprese, infine, sono state presentate 9.215 istanze, 2.761 di queste sono state concesse e 1.758 sono state liquidate e quietanziate. Per le restanti la copertura economica sarà assicurata, come dichiarato ieri in Commissione, attraverso il ricorso ai fondi del decreto Provenzano e di quello Carfagna (per circa 200 milioni di euro).

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Annunciata, infine, dall’assessora al Lavoro Alessandra Zedda, la conclusione nel mese di settembre dell’iter delle domande riferibili ai lavoratori autonomi.

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