Aurélia Beigneux: “UE hub mondiale della pedofilia”.

Nel suo ultimo rapporto, pubblicato lo scorso 26 aprile 2022, la Internet Watch Foundation ha fatto una rivelazione sconvolgente: l’Unione Europea, e in particolare i Paesi Bassi, sono diventati l’hub globale per l’hosting di materiale pedopornografico online. A ricordarlo l’esponente del gruppo ID Aurélia Beigneux: “Secondo questo rapporto, il 62% di tutti i contenuti pedopornografici è ospitato nell’UE, rendendo il nostro continente una eldorado per i pedofili di tutto il mondo”.

“L’eccellente infrastruttura digitale in Europa (internet ad alta velocità, bassi costi di hosting), quadri giuridici poco rigorosi in alcuni Stati membri e la mancanza di risposta da parte dell’UE possono spiegare queste percentuali. Al momento, infatti, è molto difficile controllare il contenuto dei cloud personali o dei messaggi crittografati senza violare le norme sulla privacy e sulla protezione dei dati”, ha proseguito l’eurodeputata.

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Sulla questione la Commissaria europea Ylva Johansson ha ricordato l’adozione nel mese di maggio di una proposta di regolamento sulla prevenzione e lotta contro l’abuso sessuale dei minori – la COM/2022/209 – che richiede ai fornitori di servizi online poteri per ridurre tali rischi.

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