Aumenta l’occupazione nel Terzo Settore: +5,8% in Italia.
Nonostante le attuali avversità macroeconomiche il Terzo Settore italiano continua a crescere. A confermarlo la XVI edizione del report di Isnet, secondo il quale le entrate delle imprese sociali sono aumentate del +3,1%, unitamente ai livelli occupazionali: +5,3% a livello nazionale.
Insomma, il Terzo Settore continua non solo a sorprendere in termini di sostegno alla coesione del nostro Paese ma si riconferma un settore capace di generare valore economico e sociale, oltre che un punto di approdo per i segmenti della popolazione attiva più penalizzati a partire dai giovani under30, i quali rappresentano circa il 20,4% della forza lavoro nel Terzo Settore, fino ad arrivare alle donne che rappresentano il 62,5% dei dipendenti.
Importante anche la presenza di lavoratori svantaggiati (42,2% nelle cooperative sociali di tipo B) che sale al 49,5% se si considerano anche le categorie di lavoratori svantaggiati extra Legge 381/91.
Decisamente controtendenza rispetto ad altri settori produttivi, i dati sul ricambio generazionale (+5% rispetto all’ultima rilevazione di Isnet) e il miglioramento dei processi e dell’organizzazione interna che fa registrare un decremento di 7 punti (da 67,5% a 60,5%).
Sullo sfonto, però, resta la difficoltà delle imprese sociali e degli organismi del Terzo Settore di reperire under30 qualificati. Da migliorare – chi lo avrebbe mai detto – il raccordo con università e centri di formazione (non performanti per il 22,4%). Insomma, le solite scatole accademiche vuote dove continua a mancare, in modo a dir poco impermeabile, un minimo slancio di innovazione e reale senso di sinergia con i portatori di interesse dei vari territori.
“I dati dell’osservatorio – ha commentato Maria Teresa Bellucci, vice ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali – confermano la capacità delle imprese sociali di generare lavoro e impatto sui territori, per questo tra le altre iniziative, stiamo predisponendo l’apertura di tavoli di lavoro specifici, al fine di approfondire al meglio le tematiche di interesse dell’economia sociale”.
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