Aumenta il dialogo dell’Ue con i parlamenti nazionali…e “la limitata competenza” della Commissione.

Oggi la Commissione europea ha adottato la relazione annuale 2023 sui rapporti con i parlamenti nazionali e sull’applicazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità. La relazione evidenzia un incremento della partecipazione dei parlamenti nazionali al dialogo politico con la Commissione: i 402 pareri scritti dei parlamenti alla Commissione segnano, infatti, un aumento di oltre il 10% rispetto al 2022.

Emerge che i parlamenti nazionali hanno continuato a dialogare con la Commissione sulle sue priorità politiche, in particolare in relazione al Green Deal europeo, a un nuovo slancio per la democrazia europea e alla promozione dello stile di vita europeo. I parlamenti nazionali si sono concentrati anche sul programma di lavoro della Commissione per il 2023, che è stato il documento più commentato, sulla guerra di aggressione russa contro l’Ucraina, sul conflitto in Medio Oriente, sulle riflessioni sul futuro dell’Unione, sull’allargamento, sulla migrazione e sulla sicurezza.

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Ventidue pareri motivati dei parlamenti nazionali hanno ravvisato casi di mancato rispetto o di violazione del principio di sussidiarietà nelle proposte della Commissione, il che segna una riduzione di quasi un terzo rispetto ai 32 ricevuti nel 2022, coerentemente con la tendenza al ribasso a lungo termine.

La relazione indica, infine, che i membri del collegio hanno tenuto 127 riunioni con i parlamenti nazionali e spiega le modifiche che diversi parlamenti nazionali hanno attuato per essere informati meglio e più tempestivamente sul processo di elaborazione delle politiche dell’UE e per esprimere le loro opinioni in maniera più efficace. Si sottolinea inoltre che alcuni parlamenti nazionali hanno iniziato a usare il dialogo politico in modo innovativo. Ad esempio, una Camera ha formulato diversi pareri sulla stessa proposta in diverse fasi del processo legislativo, mentre altri parlamenti si sono avvalsi di pareri congiunti per influenzare collettivamente i negoziati nella fase finale. Ciò illustra il potenziale strategico e la flessibilità offerti dal dialogo tra i parlamenti nazionali e la Commissione.

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Nel contempo, guardando invece al tono delle risposte della stessa Commissione Ue verso le innumerevoli interrogazioni parlamentari sottoposte dagli eurodeputati, è ampiamente ravvisabile l’aumento della “limitata competenza” dell’Esecutivo europeo che, nell’80% delle sue risposte, non può andare oltre tale dogma, data la responsabilità in capo ai singoli Stati membri di praticamente, salvo alcune eccezioni, tutto lo “scibile europeo”.

foto Philippe Stirnweiss Copyright : © Unione europea 2023 – Fonte : EP