ATM e commissioni usuraie. Il Far West europeo tutelato dai regolamenti Ue.

Il regolamento (UE) 2021/1230 sui pagamenti transfrontalieri nell’Unione disciplina i prelievi di contante dagli sportelli automatici all’interno dell’UE, compresa l’applicazione del principio di parità delle commissioni per i prelievi di contante transfrontalieri.

Tuttavia, il regolamento non disciplina gli importi di tali commissioni, creando condizioni da “Far West” sul mercato, con alcune banche o fornitori di sportelli bancomat che addebitano commissioni sproporzionatamente elevate o usurarie per i prelievi di contanti, spesso indipendentemente dall’importo prelevato. A chi non sarà mai capitato di prelevare del contante in un qualsiasi Paese membro “dell’Unione europea” e ritrovarsi un addebito di 5-8 euro a titolo di commissione bancaria? Consumatori europei, ai quali si parla di unità d’Europa e di diritti, salvo poi constatare che negli stessi atti (galantuomini) adottati dalle istituzioni Ue la realtà è ben altra.

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Pratiche commerciali sleali o ingannevoli, quindi, sulle quali l’azione della Commissione europee è assente, nonostante le stesse tariffe non siano in linea con l’ acquis comunitario in materia.

Una realtà di fatto confermata anche dalla commissaria europea per i servizi finanziari e l’unione dei risparmi e degli investimenti , Maria Luís Casanova Morgado Dias de Albuquerque che, in estrema sintesi, ha ricordato che la seconda direttiva sui servizi di pagamento (PSD2) e il regolamento sui pagamenti transfrontalieri (CBPR2) non regolano l’importo delle commissioni che i prestatori di servizi di pagamento (PSP) applicano per l’utilizzo dei loro sportelli automatici (ATM) da parte degli utenti dei servizi di pagamento (PSU).

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I prestato di servizi di pagamento, quindi, sono liberi di stabilire tali commissioni.

L’azione della Commissione, dunque, è incerta. Basata per lo più su una proposta sulla “moneta a corso legale” che dovrebbe nelle ambizioni dell’Esecutivo europeo, imporre agli Stati membri di garantire un accesso sufficiente ed efficace al contante. Gli Stati membri sarebbero tenuti a monitorare l’accesso al contante sulla base di indicatori comuni, come la densità dei punti di accesso al contante in relazione alla popolazione e alle condizioni di prelievo e deposito, comprese le commissioni.

Nel frattempo, a conferma della non importanza del tema “usura delle commissioni bancarie”, la Commissione non sta valutando la proposta di limiti alle commissioni di prelievo di contante.

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